Varese, Galparoli: “In Forza Italia con il cuore”

Il consigliere comunale aderisce ufficialmente al partito di Silvio Berlusconi: “Non potevo diventare democristiano”

14 Aprile 2014
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Galparoliberlusconiano

Piero Galparoli torna in Forza Italia. O meglio, ci entra, perché nonostante sia lo stesso nome, quello nato dalla trasformazione del Pdl è a tutti gli effetti un nuovo partito.

E oggi a Varese conta molto di più, con l’ingresso nel gruppo consiliare di Galparoli. Il rapporto con Ncd passa quindi a 6 a 4 a favore dei forzisti.

Una decisione “sofferta” quella di Galparoli: “Sono nato in Forza Italia, ho sempre portato avanti le battaglie di Silvio Berlusconi. Ero rimasto in attesa, tra le due forze politiche nate dalla scissione del Pdl, perché all’interno di quest’ultimo avevo intrapreso un cammino con la componente di Raffaele Cattaneo, andata in Ncd. Alla fine tuttavia non si sono ritrovato nella forza politica di Alfano. La goccia che forse ha fatto traboccare il vaso è stata il simbolo delle europee, dove è stato innestato lo Scudocrociato. E con tutto il rispetto per una grande tradizione politica, quella democristiana, non mi appartiene. Se avessi voluto diventare democristiano, sarei entrato direttamente nell’Udc”.

E quindi l’ingresso in Forza Italia. Salutato da tutto lo stato maggiore forzista varesino: il consigliere regionale e vicesegretario provinciale Luca Marsico, il segretario cittadino Roberto Puricelli, il capodelegazione in giunta Simone Longhini, il consigliere comunale Domenico Battaglia e i rappresentanti delle municipalizzate Ciro Calemme e Maurizio Marino.

Galparoli poi precisa: “La mia è stata una scelta di cuore, non ho chiesto posti”.

E su questo arriva anche la conferma del segretario cittadino Roberto Puricelli: “Ncd aveva posto il problema del rimpasto, noi non lo faremo neanche adesso che siamo diventati maggioritari come gruppo consiliare. Non abbiamo fatto campagna acquisti, quella di Piero è stata una scelta autonoma”.

E Marsico: “Sono particolarmente felice che Piero abbia superato una sua fase di travaglio interiore, gli riconosco infatti di essere stato sempre molto più forzista di me. Consideravo la sua presenza altrove inadeguata”. E poi un passaggio sui problemi amministrativi a Varese: “C’è molto da fare in città, quest’ultimo scorcio di mandato consiliare  ha bisogno che tutti all’interno della maggioranza facciano indistintamente il loro dovere”. E con Ncd i rapporti a livello locale sono buoni. Nonostante la loro posizione a livello nazionale: “I fatti di Malpensa dimostrano come la presenza di Ncd sul territorio non sia incisiva. Noi a livello locale lavoriamo bene con loro, il problema è quello che fanno a livello nazionale. E se finiranno per difendere le loro scelte nazionali, potrebbe crearsi qualche problema, non certo posto da noi, che rimaniamo comunque alternativi alla sinistra”.

E in vista del rilancio dell’azione amministrativa a Varese, Galparoli sottolinea: “Bisogna dare delle risposte precise. Ad esempio, con la pedonalizzazione di piazza Giovine Italia, richiesta da quasi tutti i consiglieri, e sulla quale la giunta ha ritardato, sarebbe un buon sengale. Così come la realizzazione del parcheggio di via Sempione”.

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