
La “battaglia” per i cipressi dei Giardini Estensi non si ferma. E ieri mattina i primi tre sottoscrittori, Michele Forzinetti, Francesco Agostinacchio ed Ombretta Diaferia, hanno protocollato le prime firme, 1.005 sottoscrizioni. Nelle prossime settimane verranno portati altri moduli, fino alla consegna delle oltre 8.000 firme che rappresentano il 15% della popolazione elettorale di Varese. Una cifra che, secondo i promotori, non può non essere presa in considerazione dalla giunta.
«La raccolta firme – si legge nel testo della petizione allegata alle firme – iniziata in data 15 settembre 2014 da parte dei cittadini che hanno sostenuto l’azione, civile e legale, sostenuta da Michele Forzinetti, è esclusivamente volta a sensibilizzare codesta amministrazione e ad invitarla a riflettere sulla “ingiustificata” disposizione di abbattimento di 16 specie, messe a dimora oltre 40 anni fa nel Parco Pubblico cittadino.
Dal 15 al 18 settembre 2014 ben 1.200 fruitori del parco hanno sottoscritto la petizione allegata, volta a fermare l’abbattimento dei 16 calocedri ed a ripristinare i naturali polmoni verdi nell’area cittadina, che codesta Amministrazione sottrae in nome di “compensazione” sostitutiva di specie ormai in attività da decenni.
La raccolta è proseguita in questi 60 giorni, in attesa di una convocazione da parte dell’Amministrazione, mai avvenuta.
Alla luce della sanzione amministrativa, notificata in data 11 novembre a Michele Forzinetti con motivazione “si è accampato su un calocedro dei giardini estensi”».
I cittadini sottoscrittori invitano quindi «codesta Amministrazione a dialogare serenamente e fattivamente con le migliaia di fruitori del parco nonché sottoscrittori della presente petizione».
I promotori della raccolta firme lamentano quindi che «in sessanta giorni nessuno dei cittadini che ha manifestato la propria disapprovazione» e «neppure lo stesso Forzinetti» sono stati invitati ad un confronto.
I promotori adesso chiedono al sindaco Attilio Fontana di dare un segnale.
«Consideriamo come nostro unico referente il Sindaco di Varese, a cui chiediamo di riflettere sull’inutilità del taglio». E fino all’incontro «procederemo a protocollare tutte le adesioni ricevute».
Il primo cittadino conferma la volontà al dialogo. Ma anche la decisione di portare avanti il lavoro di approfondimento con una tavolo tecnico di esperti, progetto al quale sta lavorando l’assessorato al Verde pubblico.
«Non ho mai chiuso al dialogo – dice il sindaco – anzi, la sera del consiglio comunale durante il quale mi hanno chiesto un incontro, ho subito accettato e si è svolto poco dopo. Ad oggi non mi è arrivata nessuna richiesta di un nuovo incontro, nel momento in cui arriverà dirò di sì senza problemi, come è giusto che sia». Mentre sulla decisione finale per il taglio o meno dei calocedri: «Conferma la linea dell’assessorato, ovvero quella della convocazione del tavolo di esperti. La decisione finale verrà presa da un confronto che si baserà sul risultato che ci porteranno gli esperti, ma anche sull’ascolto dei cittadini».