Università dell’Insubria: presentato il progetto dei Giovani Pensatori

Ottava edizione per gli eventi organizzati dallo staff del professor Fabio Minazzi

09 Novembre 2016
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Avvicinare i ragazzi allo “stile filosofico del confronto e della discussione critica, modello culturale della civiltà occidentale”: con questo obiettivo ha preso avvio a ottobre l’ottava edizione del Progetto dei Giovani Pensatori, il progetto di didattica filosofica a cura del Centro Internazionale Insubrico C. Cattaneo G. Preti dell’Università degli Studi dell’Insubria, diretto dal professor Fabio Minazzi.

La tematica generale di quest’anno è Il filosofo e la città: quale civiltà? trattata secondo la tradizione del dialogo filosofico, aprendo le porte della casa filosofica comune e rivolgendosi, quest’anno in particolare, alla città, con i giovani e i giovanissimi pensatori provenienti da Scuole primarie, Istituti Secondari di Primo Grado e Secondo Grado di ogni indirizzo curriculare, sino all’Università. «Tutte le iniziative svolte da ottobre ad oggi hanno guardato proprio alla città: la giornata di studio e di riflessione sulla Storia di Varese, con attenzione al rione Ungheria, la passeggiata storico-filosofica dei giovanissimi pensatori delle scuole primarie per i giardini di Palazzo Estense, il Convegno Internazionale Piero Martinetti e l’impegno della ragione nel mondo della prassi, con lo scoprimento di una targa in memoria dei dodici docenti universitari – su 1225 – che, nel 1931, rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista» racconta il professor Minazzi.

Da novembre 2016 sino a maggio 2017 riprendono, le iniziative dei singoli progetti quali quello della Legalità come prassi, del Laboratorio Artistico-filosofico, del Seminario Arte e Territorio, (quest’anno dedicato alla Camera Picta di Villa Perabò a Varese), del Progetto dei giovani e giovanissimi pensatori diversamente abili e del Corso di logica per la preparazione dei test universitari. La valorizzazione degli Archivi del Centro Insubrico, proseguirà con la nuova presentazione dell’Archivio storico del territorio dei laghi varesini e con la giornata studio dedicata ad Antonia Pozzi, cui seguirà la visita guidata all’Archivio e alla Biblioteca della poetessa conservata nella sede del Centro Internazionale Insubrico. Numerosissime, poi, le iniziative rivolte agli approfondimenti filosofici programmati nelle varie sedi universitarie: la riflessione sul pensiero di Aristotele, Abelardo, Lutero, Kant, Einstein, Sartre, l’epistemologia novecentesca si affiancherà alla celebrazione della giornata della Shoah, a presentazioni di volumi, a spettacoli teatrali e all’allestimento di una mostra fotografica sulla Catalogna bombardata con una tavola rotonda dedicata all’Importanza e significato storico-civile della guerra di Spagna. Tutte le iniziative verranno presentate e commentate nel corso del Progetto radiofonico Filosofia per tutti in collaborazione con Radio Missione Francescana. Chiuderanno l’edizione le gioiose giornate dei Festival della filosofia dedicate al lavoro dei gruppi classi che ancora una volta, si apriranno, riflessivamente “al filosofo e alla città”.

Giovedì 17 novembre a partire dalle ore 9 nell’Aula Magna di Via Ravasi, è in programma la Giornata studio Legalità come prassi, organizzata nell’ambito del percorso di educazione alla legalità, ideato e coordinato dalla professoressa Stefania Barile. Le attività relative al Laboratorio sulla Legalità dei Giovani Pensatori negli ultimi quattro anni hanno impegnato docenti e allievi delle scuole di Varese e provincia in percorsi di approfondimento sulla tematica della legalità, della convivenza civile, della democrazia, dei beni comuni. “Ora siamo giunti a una svolta importante: alla sensibilizzazione civica deve seguire una vera e propria formazione civica – sostiene la professoressa Barile – e per questo occorre un coordinamento di attività che vanno oltre la riflessione filosofica, sociale ed educativa seppur importante e significativa per i nostri giovani. È necessario puntare al civic engagement, al coinvolgimento civile consapevole e attivo: all’impegno civico dentro e per la società in cui viviamo e in cui desideriamo crescere questa e le prossime generazioni”.

La giornata del 17 novembre si svolge alla presenza di un parterre di relatori piuttosto variegato – composto da Alessandra Clemente (Assessore ai Giovani, Politiche giovanili, Creatività e Innovazione del Comune di Napoli); Adriano Patti (Magistrato della Corte di Cassazione); Eleonora Lega (Dottoranda in Diritto e Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Insubria); Emanuele Cabrini (fondatore Gamesearch.it), Debora Ferrari e Luca Traini (fondatori Neoludica Game Art) – e mira a presentare il progetto “Legalità come prassi” e le good practices messe in atto da altri enti e istituzioni.

Per realizzare il progetto Legalità come prassi, nei mesi scorsi di è costituita una Commissione Legalità composta da Dirigenti Scolastici, docenti, studenti universitari ed esperti in ambito filosofico, giuridico, storico, artistico e della comunicazione. Un Laboratorio sul diritto dei beni culturali della dott. Tiziana Zanetti, uno storico-filosofico delle dott. Giovanna Lo Cicero e Elisabetta Scolozzi e uno pratico sul video games conscius coordinato da Debora Ferrari e Luca Traini con la collaborazione di giovani teams di video artists costituiscono una possibilità per formarsi alla Legalità durante il periodo di Alternanza scuola-lavoro: 60/65 ore all’anno a partire dal Terzo anno di Liceo per un progetto Triennale davvero unico nel suo genere che porterà alla realizzazione di videogames, blog, app e materiale multimediale per campagne social media sulla Legalità e per la Legalità.

Le scuole che hanno già aderito sono il Liceo Sereni di Luino (scuola pilota del progetto), il Liceo Manzoni e il Liceo Ferraris di Varese. Inoltre sono coinvolti in questa impresa di valorizzazione dei beni culturali anche alcuni Musei del nostro territorio provinciale.

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