Treni senza revisione: “Sono 115 in Lombardia”

Il Movimento 5 Stelle ha ”denunciato” che oltre cento treni ”sono stati immessi senza la revisione annuale”

01 Settembre 2015
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“Dopo aver rilevato che circa 115 rotabili stanno circolando sulla rete regionale senza che sia stata effettuata la revisione annuale prevista dalla normativa, abbiamo richiesto con un’interrogazione diretta all’assessore Regionale ai Trasporti di attivarsi per effettuare le doverose verifiche e intervenire per individuare le responsabilità e sanare il problema”. Il Movimento 5 Stelle della Lombardia “denunciano” la situazione di rischio legata ai trasporti ferroviari. 

Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S e prima firmataria dell’interrogazione, dichiara: “Così come ogni cittadino deve provvedere per legge alla revisione periodica della propria autovettura, anche i rotabili devono essere revisionati annualmente. Ci risulta che circa 115 rotabili stiano invece circolando senza revisione e siano stati immessi in esercizio, con decreto di Regione Lombardia, senza che sia avvenuta la prova di immissione su ogni singolo rotabile, anche questa prevista dalla normativa”.

“Trenord e FerrovieNord – dichiara Nanni – hanno sempre ostacolato la nostra attività di monitoraggio del loro operato, ci hanno impedito ogni possibilità di controllo della loro attività negandoci gli accessi agli atti formulati, ciò nonostante siamo riusciti ugualmente ad averla ed abbiamo approfondito la vicenda. Pensavamo che, dopo lo scandalo “spese pazze” di Fnm, che come M5S abbiamo scoperchiato, il management capisse la necessità di un cambio di rotta in direzione della trasparenza nella gestione di beni e servizi pubblici. Ci sbagliavamo: il nuovo corso è in perfetta continuità con il passato formigoniano, questo però non ci ha di certo fermati. Abbiamo esaminato la documentazione, analizzato le normative e verificato le irregolarità. Siamo curiosi di sapere cosa dirà l’Ad di Trenord su questa situazione. Magari non ne è nemmeno a conoscenza, occupata come è a cercare di raggiungere risultati economici sui quali prenderà il suo premio annuale e la sua eventuale riconferma dimenticandosi che Trenord svolge un servizio pubblico essenziale”.

“Ci sono responsabilità – continua Nanni – anche da parte di Regione Lombardia che è azionista di maggioranza di Fnm, di Ferrovienord e socio al 50% di Trenord alla quale, per contratto di servizio, versa più di 400 milioni di Euro all’anno. Regione Lombardia dovrebbe costantemente controllare che per i rotabili messi in circolazione, sia rispettata la normativa, mentre invece ha autorizzato con decreto l’immissione in servizio dei rotabili, senza ad esempio verificare che fossero effettuate le prove di immissione in servizio su ogni singolo rotabile. A noi infatti risulta che Trenord e Fn le facciano a campione. Inoltre, la Regione dovrebbe controllare che sia effettuata la revisione annuale su tutti i rotabili, ma a noi risulta che ne manchino all’appello circa 115. Peraltro, anche gli uffici Ministeriali dovrebbero fare la loro parte, per questo i nostri parlamentari 5 stelle solleciteranno Delrio sul tema, sempre che abbia il tempo di attivarsi tra il Meeting di Cielle e le feste dell’Unità”.

“Qualcuno – prosegue Nanni – potrebbe chiedersi quale sia il senso, per un’azienda come Trenord che gestisce un servizio pubblico essenziale, di “risparmiare” sulle revisioni. Si tratterebbe infatti di un risparmio irrisorio rispetto ai volumi della società; se si sceglie deliberatamente di sottovalutare l’importanza della manutenzione ordinaria, peraltro in questo specifico caso obbligatoria, per un risparmio di breve periodo, ci si deve poi assumere la responsabilità di un considerevole aggravio di costi nel medio-lungo periodo per la manutenzione straordinaria. Una mossa perdente: sia per l’azienda, sia per la collettività che ne deve subire le conseguenze. Provate a domandare a Trenord quanti rotabili fermi da anni hanno in officina? Quanto ci costano?  Gestire in maniera efficiente con una corretta pianificazione la movimentazione dei rotabili dovrebbe essere la normalità in un azienda come Trenord.  Tutte queste scelte vanno a discapito dell’utenza, del personale Trenord e, non ultimi, dei cittadini lombardi. Il nostro obiettivo è quello di evidenziare le storture per sanare gli errori; mi auguro che non scatti la pantomima della negazione di quanto da noi rilevato e la gara al rimpallo delle responsabilità di fronte ad una nostra ennesima sollecitazione, ma si pensi piuttosto a fare l’interesse dei cittadini lombardi”.

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