Martedì 14 luglio il pubblico dell’Ossola conoscerà il proprio destino: quel giorno, infatti, scadranno i termini per regolarizzare l’iscrizione alla Lega Pro e il Varese, rappresentato dal solo Massimo Trainito a fronte delle dimissioni di Alì Zeaiter, deve trovare all’incirca 1.200.000 Euro per saldare l’ultima tranche degli stipendi relativi alla stagione 2014-2015 e per produrre la fidejussione necessaria alla disputa del campionato. Il tempo scorre impietoso e, quest’oggi, si è assistito ad un surreale scambio di battute tra lo stesso Trainito e il sindaco Fontana.L’imprenditore di origini siciliane, infatti, ha chiesto esplicitamente aiuto al primo cittadino tramite un appello sul sito ufficiale dell’As Varese 1910, nel quale sottolinea come “salvare il Varese significa salvare il patrimonio dei giocatori attualmente in rosa, un valore importante; salvare i posti di lavoro di tutti i dipendenti e garantire loro di percepire le mensilità arretrate; garantire inoltre a tutte le aziende locali che vantano un credito di poterlo recuperare”. Trainito, che assicura di essere nel pieno dell’impegno per reperire le risorse necessarie in questi pochissimi giorni, chiede “a tutti e soprattutto al primo cittadino Attilio Fontana di schierarsi al nostro fianco immediatamente per dare un valore aggiunto alla nostra pianificazione per la prossima stagione 2015-16 che dovrà avere il Varese iscritto alla Lega Pro”, sconfiggendo il pessimismo che trapela in alcuni organi d’informazione ed esemplificato anche dalla manifestazione dei tifosi di sabato scorso, quando gli ultras hanno chiaramente fatto intendere di preferire un Varese nei dilettanti, magari fallito e rifondato come nuova società, rispetto ad un club ancora in linea di galleggiamento nei professionisti ma costretto a vivere in quel clima d’incertezza che perdura ormai da oltre un anno.
Il sindaco Fontana non ha voluto commentare, pur sapendo che martedì, a carte scoperte, il suo ruolo potrebbe diventare fondamentale: sarà lui, infatti, a dover chiedere alla Figc, una volta non ottemperata la scadenza per l’iscrizione alla Lega Pro, di iscrivere la squadra cittadina in serie D.
Tutto questo, ovviamente, a patto di trovare una nuova dirigenza disposta a garantire ossigeno al club: se in questi giorni i ventilati colloqui con due cordate romane si sono dissolti nel nulla, un Varese nei dilettanti avrebbe ovviamente un “costo” minore rispetto ad una squadra nuovamente ancorata ai professionisti e dunque potrebbe suscitare l’interesse persino di qualche imprenditore locale.
Col suo messaggio, Trainito ha invece voluto invitare il sindaco a restargli al fianco per battere ogni strada possibile, in una situazione che appare comunque surreale se non addirittura disperata, per salvare in extremis il Varese ed iscriverlo alla Lega Pro, categoria “guadagnata” sul campo con l’ingloriosa retrocessione dalla serie B.