
Cittadini comuni e politici, giovani (in netta prevalenza) e meno giovani: circa trecento persone hanno affollato oggi pomeriggio piazza Monte Grappa aderendo all’appello nazionale che chiede l’immediata tutela dei diritti per le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.
La manifestazione promosao da Insubria Lgbt ha dunque riscosso un notevole successo, senza perdere né il carattere folkloristico, con tre ragazzi che interpretavano i soldati di Star Wars e numerosi cartelloni e striscioni, né quello prettamente culturale e politico: la richiesta è chiara, bisogna far passare al più presto almeno il ddl Cirinnà, che garantirebbe una prima tutela normativa alle coppie dello stesso sesso. E Varese, come le altre città, si deve svegliare: “Non ci sono cittadini di serie A e di serie B. I diritti valgono per tutti!” grida una ragazza, poco prima di far risuonare simbolicamente la propria sveglia come richiesto dai giovani organizzatori.
Una ventina le associazioni aderenti: L’albero Di Antonia, Varese C’è, Arci Varese, Varese Possibile, Giovani Democratici Provincia di Varese, Giovani Democratici del Gallaratese, Sinistra Ecologia e Libertà – Federazione di Varese, FutureDem Lombardia, Laboratorio ConCittaDino, SISM VARESE, Giovani Democratici Varese Città, Un’altra Storia Varese, SNOQ Varese, I Sentinelli di Varese, Dispari – Circolo LGBT Varese, I Lati Oscuri, Circolo UAAR di Varese, Unione degli Studenti Varese, Rete della Conoscenza Varese, Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo dei Laghi – Varese, M5S Varese. Esponenti del mondo culturale e politico non sono dunque mancati in piazza Monte Grappa, ricoprendo di fatto ogni livello istituzionale: dal Consiglio Comunale (Rocco Cordì, Francesco Cammarata, Andrea Civati) a quello Provinciale (Alberto Tognola), sino al livello regionale rappresentato dal segretario Pd Alessandro Alfieri e dalla pentastellata Paola Macchi e persino a quello nazionale, col deputato democratico Daniele Marantelli che non ha voluto mancare all’appuntamento.