
Si è chiusa ieri a Palazzo Pirelli la mostra “Ti ricordi quella sera?” dedicata alla storia di Antenna 3, dei suoi fondatori e quindi alla nascita di un nuovo modo di fare televisione con forti connotati locali ma echi e conseguenze sul piano nazionale. Da record il bilancio delle visite per una iniziativa proposta e realizzata dall’Associazione Amici di Renzo Villa: in un mese sono state tremila le presenze totali. Inserita anche nel programma del Week end della Creatività, la mostra è stata al centro dell’interesse anche degli oltre 15 mila visitatori del Pirellone nella giornata di domenica 19 novembre.
“Il successo di questa iniziativa è sicuramente legato ad una esperienza che è nel cuore di tanti lombardi -ha commentato il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo– ed è anche una conferma per noi su come Palazzo Pirelli sia apprezzato dai cittadini che sentono questa sede come la loro casa. Proponendo mostre su vicende lombarde più o meno vicine scopriamo ogni volta che si ridesta il senso d’appartenenza a un territorio che ha enormi capacità di innovazione”.
La mostra ha avuto come corollario anche un convegno molto partecipato, svoltosi il 15 novembre, che ha approfondito i temi legati al nuovo modo di fare tv nato 40 anni fa da Antenna 3. Nella stessa giornata è stato presentato in anteprima il docufilm con interviste e video del periodo 1977/1984.
Il bilancio della mostra e degli eventi collegati è stato molto positivo anche per gli organizzatori. “A Palazzo Pirelli in Consiglio regionale -ha detto Wally Giambelli, curatrice dell’esposizione,- ho vissuto un’esperienza di altissima soddisfazione ed emozione che mi ha confermato della profondità del sentimento di affetto che ancora oggi lega la gente a ‘quella’ Antenna 3, dopo 30 anni dalla fine della ‘gestione Villa’. E non vi nascondo di avere la netta sensazione di aver portato un buon evento al Pirellone e insieme l’orgoglio di aver offerto la possibilità di ricordare (o, per i tanti studenti che sono venuti, di conoscere) “una bella storia lombarda” con momenti di riflessione sul passato e sul futuro della tv. Certo il compito nostro e dell’Associazione non è stato difficile: è la storia che è bella. E le belle storie sono facili da raccontare”.