Scuole: “Il Comune ha perso 12 milioni di investimenti per migliorarle”

Il candidato alle primarie di centrosinistra Davide Galimberti attacca la giunta comunale sul tema degli istituti scolastici

26 Novembre 2015
Guarda anche: Varese Città
galimberti

 

“Colgo l’occasione della visita in città del Sottosegretario Lotti per segnalare un tema che mi sta particolarmente a cuore e su cui il Governo ed il Cipe, di cui Lotti è Segretario, ha creduto molto: le scuole, e per denunciare le grandissime occasioni mancate dal Comune di Varese per riqualificare gli istituti scolastici cittadini”. Così Davide Galimberti, candidato alle primarie di Varese che aggiunge: “Davanti alla riduzione delle risorse il Comune avrebbe dovuto sfruttare al massimo le possibilità che si sono aperte grazie al Governo ed invece il comune di Varese si è accontentato solo delle briciole”.

Ecco le cinque occasioni che, secondo Galimberti, il Comune di Varese avrebbe perso in questi ultimi due anni per riqualificare le scuole cittadine:

1) Sono 454 i Comuni che, grazie al Decreto Legge 66/2014, hanno potuto attuare interventi che rientrano nel progetto #scuolenuove, finalizzato a nuove edificazioni di Istituti scolastici o alla ristrutturazione completa di quelli esistenti. Questo grazie allo sblocco del patto di stabilità. Lo sblocco del patto per il 2014 ha permesso la disponibilità di 122 milioni e di altrettanti nel 2015.  Il Comune di Varese, purtroppo, a differenza di tanti altri comuni della provincia ben più piccoli di Varese, non compare nell’elenco dei beneficiari dei finanziamenti. L’assegnazione media si aggira attorno ad euro 500.000,00 a ciascun comune. Il Comune ha quindi perso la possibilità di investire circa 500.000,00.

2) Nella seduta del 30 giugno 2014, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha destinato 400 milioni di euro per il “Piano Scuola”. La somma stanziata era dedicata a interventi di riqualificazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici su tutto il territorio nazionale. Il Comune di Varese, davanti a tale possibilità ha ottenuto finanziamento di soli euro 124.800,00 per la riqualificazione della Carducci. Avrebbe potuto avanzare progetti ben più significativi visto lo stato in cui versano gli immobili scolastici.

3) Per la prima volta l’Italia si è dotata a maggio 2015 di una programmazione nazionale triennale degli interventi di edilizia scolastica per il periodo 2015/2017. Oltre 6.000 gli interventi richiesti dalle Regioni, sentiti gli Enti Locali. Per un fabbisogno totale di 3,7 miliardi di euro. I primi 1.300 interventi saranno finanziati grazie a 905 milioni dei cosiddetti mutui BEI (Banca europea per gli Investimenti), mutui agevolati con oneri di ammortamento a carico dello Stato che potranno essere accesi dalle Regioni. Saranno finanziati interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di scuole, immobili all’Alta formazione artistica, musicale e coreutica o adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari. Si potranno costruire nuovi edifici e realizzare palestre. Beneficiari dei mutui saranno gli enti locali proprietari degli immobili peccato che nell’elenco dei comuni a cui saranno assegnati questi fondi non compaia il comune di Varese.

4) Con D.g.r. del 16.3.2015 – n. X/3293, – bando per la raccolta del fabbisogno degli interventi di edilizia scolastica in attuazione dell’art. 10 del d.l. 12.9.2013 n.104 e nuove determinazioni in merito al bando per la realizzazione di interventi di edilizia scolastica. Il contributo regionale non può superare l’80% dell’importo totale del progetto (comprensivo di IVA e somme a disposizione), fino ad un massimo di 5.000.000,00 euro. Il Comune di Varese anziché presentare un progetto che raggiungesse la possibilità di portare a casa l’intero importo (5 milioni) ha preferito presentare solo il progetto di manutenzione straordinaria, restauro conservativo ed eliminazione delle barriere architettoniche relativamente al compendio scolastico “Primaria Canetta” di S. Ambrogio, comportante una spesa di € 840.000,00, che è stato inserito nell’elenco dei beneficiari dalla Regione nel mese di maggio. Poiché tutti i progetti presentati hanno richiesto contributi per 7 volte il disponibile, Regione Lombardia ha proceduto ad una rideterminazione degli importi per cui alla fine a Varese arriveranno all’incirca 350.000 €. Con questa azzeccatissima mossa il Comune ha perso in un colpo la possibilità di ottenere circa euro 4.650.000.

5) Con Delibera n. 4018 dell’11 settembre 2015, Regione Lombardia ha dato attuazione all’art.1, comma 153 della Legge 107/2015 “La Buona Scuola” mettendo a disposizione degli Enti locali lombardi € 35,7 milioni per la realizzazione sino a 5 scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio”. Il Comune di Varese non ha partecipato al bando ed ha perso l’occasione, solo con quest’ultimo bando, di portare a casa oltre 7 milioni di euro visto che i fondi servivano a finanziare 5 nuovi plessi scolastici in tutta la Lombardia.

In sostanza il Comune, i meno di due anni, avrebbe perso la possibilità di investire nelle scuole oltre 12 milioni di euro.
“Anziché continuare a fare sparate demagogiche (come il burqa) si dovrebbe meditare su tutti i milioni persi. In una normale azienda, davanti all’incontestabile ricostruzione, i responsabili dovrebbe risarcire il danno di tasca loro ed invece in questa città si permettono di nascondere le loro incapacità continuando nella sterile demagogia che ha fatto impoverire Varese sotto tutti i profili. Per compiere realmente il rilancio di cui la città ha bisogno e risparmiare è necessario un serio piano di interventi di edilizia scolastica. Quindi scuole moderne e dotate di tutto il necessario per renderle efficienti con i mezzi tecnologici per studiare al meglio. Le scuole devono essere aperte anche in orario extrascolastico, portandole ad essere luoghi vivi dove fin da piccoli sia possibile fare arte, scrittura, incontri, sperimentare e conoscere. Credere nella scuola come luogo di crescita, esperienze e formazione vuol dire non sprecare neanche un’occasione e cogliere tutte le opportunità che si presentano per migliorare le strutture dove i bambini e ragazzi passano la maggior parte del loro tempo. Scommettiamo sul nostro futuro, scommettiamo sui nostri figli e nipoti per il rilancio di Varese. Diamo a loro la possibilità di essere protagonisti nella costruzione di una Varese migliore”.

Per realizzare “il mio sogno di vedere scuole più moderne e vive ecco, a mio giudizio e dopo aver incontrato alcuni insegnanti della città, da dove si deve partire”. Qui l’elenco dei punti programmatici:

Riqualificazione delle scuole utilizzando i fondi della riforma della scuola e degli altri enti;

Riqualificazione energetica delle scuole e in tutti gli edifici comunali, per risparmiare di più ed inquinare di meno;

Accordo tra Ministero e Comune per attivare in più scuole il tempo pieno;

Accordo tra comune ed associazioni genitori per tenere aperte le scuole anche il pomeriggio con l’attivazione di corsi pomeridiani che vanno ad integrare il classico doposcuola;

Area B, spazi fuori dalla scuola più sicuri e controllati quando i bambini e ragazzi entrano ed escono dalla scuola;

Mobilità dolce per l’accesso a scuola con i servizi di Pedibus.

Tag:

Leggi anche: