L’odierno scandalo del calcioscommesse è stato come un fulmine a ciel sereno per una piazza, quella di Busto Arsizio, che nelle ultime settimane aveva finalmente trovato l’entusiasmo e la voglia di tornare a gioire dopo una stagione difficile. L’istinto porta all’indignazione, la razionalità ad un’analisi più completa della vicenda.
E’ normale sentirsi traditi, e non è nemmeno facile accettare continuamente che “piccoli uomini” prostituiscano un pezzo di storia del calcio italiano.
Da tifoso, seppur non fedelissimo (ma nemmeno occasionale), ritengo che una piazza prestigiosa come quella biancoblu è pronta, anche stavolta, ad uscirne a testa alta: dal fallimento di Zoppo, dalla beffa contro il Padova che scotta ancora, alla scelleratezza della gestione Tesoro sino a Vavassori e alla cronaca degli ultimi tempi. In qualche modo, anche arrancando, ne siamo sempre usciti. E qualche volta abbiamo pure gioito, soprattutto perché il successo l’abbiamo sentito come nostro, come un premio per non aver abbassato la guardia davanti ad ogni nemico.
Ora più che mai bisogna stare vicini alla squadra, la Pro Patria è un mondo che va ben oltre qualche schedina o il rischio di retrocedere: la Pro Patria è chi da anni mette anima e portafoglio per la sua passione, chi in campo ci mette il cuore, oltre le gambe, e le ultime partite l’hanno dimostrato, è chi veramente ama la maglia, e non è di certo chi stamattina è finito in manette.
Pertanto, chi ama la maglia, sia sugli spalti che in campo, dia il massimo negli ultimi 180 minuti, godiamoci questi play out e dimostriamo quello che siamo, e dimostriamolo come abbiamo fatto nelle ultime partite. Qualunque sarà l’esito del processo in atto, i veri bustocchi, i veri tifosi hanno vinto, e l’hanno fatto davanti all’invidia, all’ingiusta e alla sfortuna: Forza Pro Patria!
Luca Folegani