
Eugenio Fusco, pm della Procura di Milano, ha chiesto questa mattina il rinvio a giudizio per Roberto Maroni.
Il presidente della Lombardia è accusato di induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, nell’ambito delle presunte pressioni che l’esponente leghista avrebbe svolto per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a due ex collaboratici del Viminale. L’esponente varesino non è l’unico ad aver ricevuto la richiesta di processo: insieme a lui, nel mirino della Procura ci sono Christian Malangone, direttore generale di Expo 2015 spa, Giacomo Ciriello, capo della segreteria di Maroni, Andrea Gibelli, segretario generale di Palazzo Lombardia e numero uno di Ferrovie Nord Milano, e Mara Carluccio, collaboratrice di Maroni ai tempi del Ministero dell’Interno.
“Si tratta di accuse ridicole, formulate da un magistrato mosso da un evidente pregiudizio politico” scrive il governatore sulla propria pagina Facebook, ribadendo “assoluta fiducia nella giustizia” e definendo l’intera vicenda “una buffonata”.