Regione Lombardia, il consiglio riduce le spese di oltre la metà

Un bilancio positivo, quello presentato dal presidente dell’assemblea Raffaele Cattaneo e dai suoi vice. Il numero di sedute è inoltre aumentato nei primi sei mesi del 2014, rispetto al 2013

28 Luglio 2014
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Il consiglio regionale riduce le spese di oltre la metà. E aumenta il numero di sedute.

“È un bilancio positivo quello dei primi 7 mesi del 2014: un Consiglio regionale, quello della Lombardia, che ha svolto un numero di sedute maggiori rispetto al 2013, aumentando anche l’attività legislativa e delle Commissioni. I numeri che abbiamo illustrato oggi testimoniano che il Consiglio si è rimboccato le maniche con più lavoro e maggiore qualità nell’interesse dei lombardi” ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo. Il quale ha infatti presentando oggi alla stampa insieme agli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza i dati sintetici sull’attività e sui risultati di questa prima parte di legislatura, con attenzione particolare ai primi mesi del 2014.

Il presidente del consiglio regionale, oltre al “doveroso rendiconto delle attività del Consiglio”, ha enunciato anche “l’altrettanto doveroso rendiconto dei costi. Il consiglio regionale ha ridotto notevolmente le spese complessive passando dai 27 milioni di euro nel primo semestre del 2013 ai 10 milioni di euro del primo semestre 2014, producendo risparmi per 17 milioni di euro. Questo è un buon segno che fa vedere come il Consiglio della Lombardia è quello che in assoluto spreca meno le proprie risorse e costa solo 2.7 euro per ogni cittadino. Questa è la risposta migliore che la politica può dare: rispondere alle difficoltà di questo momento con più lavoro, più sobrietà e più iniziativa”.
Da ultimo il Presidente Cattaneo ha annunciato le prossime iniziative: “Innanzitutto a settembre verrà portato in Aula il progetto di legge per la riduzione dei vitalizi in essere e l’innalzamento dell’età a 66 anni per chi ne ha maturato il diritto in passato. Dopo la pausa estiva, tra le priorità ci sono provvedimenti come la revisione del regolamento generale del Consiglio, la riforma della sanità, la revisione delle Aler e la legge sull’impiantistica sportiva”.
Rispetto ai primi mesi di attività della X legislatura (marzo-dicembre 2013) l’attività dell’Assemblea regionale si è intensificata: 26 sedute contro le 30 complessive del 2013, 22 leggi approvate (la metà delle quali all’unanimità) contro le 23 del 2013, 75 mozioni (79 nel 2013), 7 risoluzioni (9 nel 2013) e 50 question time. Rispetto ai primi 15 mesi della precedente legislatura (aprile 2010 – luglio 2011) il Consiglio regionale si è riunito 13 volte di più (56 sedute contro 43) e ha approvato 9 leggi in più (45 contro 36).
Nel 2014 le otto Commissioni consiliari si sono riunite 173 volte (altre 184 sedute sono state dedicate a consultazioni, audizioni e incontri) per 463 ore di riunione. Approvati 124 atti tra cui 26 progetti di legge e 38 pareri alla Giunta; 66 interpellanze e interrogazioni, 541 i soggetti ricevuti in audizione.
Le Commissioni assumono pertanto una funzione non più solo legislativa, ma si pongono anche e soprattutto come luoghi di ascolto e di incontro istituzionale. Interessante a questo proposito anche il numero degli atti non legislativi (relazioni, risoluzioni) approvati: 45 nel 2014, solo 2 in meno rispetto al totale del 2013. Un obiettivo, quello di aprire sempre di più il Palazzo ai cittadini e di potenziare l’ascolto del territorio, confermato anche dal buon esito della prima fase di 100 tappe, il viaggio di lavoro che ha toccato tutte le 12 province lombarde e che proseguirà da settembre, e dal numero crescente di studenti che visitano la sede del Consiglio regionale (5.200 studenti di 113 scuole differenti solo nei primi sei mesi del 2014) e di cittadini che ricorrono ai servizi di Corecom e Difensore civico regionale.
“Grazie al lavoro che abbiamo svolto e alle decisioni che abbiamo assunto per tagliare i costi della politica –ha detto il Vice Presidente del Consiglio Fabrizio Cecchetti (Lega Nord)- in questa legislatura risparmieremo 40 milioni di euro rispetto alle legislature precedenti; solo per le indennità avremo un risparmio aggiuntivo di quasi 2 milioni e mezzo di euro rispetto a quanto previsto e richiesto dalla legge. Con 2,76 euro di costo pro capite annuo a cittadino, il Consiglio regionale della Lombardia è quello che costa meno in Italia ed è tra i primi tre parlamenti regionali d’Europa”.
Anche il Consigliere Segretario Eugenio Casalino (M5Stelle) ha sottolineato l’impegno profuso sul tema della riduzione dei costi della politica, sottolineando il contributo dato in tale direzione dal suo gruppo: “In particolare –ha aggiunto Casalino- tengo a sottolineare che abbiamo tagliato e risparmiato anche 576mila euro prima destinati alla comunicazione”.
Per la Vice Presidente Sara Valmaggi (PD) “rendere conto dell’attività svolta è un primo e importante segnale di trasparenza da parte di una istituzione e di chi fa politica: anche le delibere dell’Ufficio di Presidenza sono ora consultabili online poche ore dopo la loro approvazione”. In particolare la Vice Presidente Valmaggi ha poi puntato l’attenzione sul decreto Del Rio, sul quale “il Consiglio regionale sarà chiamato a confrontarsi e pronunciarsi in modo forte e chiaro, soprattutto su temi come l’area vasta e la città metropolitana”.
“Il lavoro di questi primi mesi in Consiglio e nelle Commissioni –ha concluso il Consigliere Segretario Daniela Maroni (Maroni Presidente)- ha evidenziato grande sinergia e collaborazione tra maggioranza e minoranza, specie su provvedimenti come la legge per la libertà e la competitività d’impresa particolarmente atteso e importante per le nostre aziende in un momento di grave crisi economica come quello attuale”.

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