Il Presidente della Regione Roberto Maroni, il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e il consigliere regionale Alessandro Alfieri saranno i delegati della Regione Lombardia per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. L’elezione si è svolta questa mattina in Consiglio regionale con questo esito: Maroni ha ottenuto 40 voti, Cattaneo 32 voti e Alfieri 21 voti. Nell’urna anche 15
voti per Andrea Fiasconaro (M 5S) e 5 voti per Paolo Micheli (Patto Civico). Hanno ricevuto un voto Umberto Ambrosoli (Patto Civico), Stefano Buffagni, (M5S), Stefano Carugo, (NCD), Lara Magoni (Lista Maroni), Onorio Rosati (PD). Non sono stati attribuiti 3 voti in quanto ambigui per omonimia. I consiglieri presenti e votanti erano 76.
Il voto è avvenuto a scrutinio segreto utilizzando un’apposita cabina. Ogni Consigliere regionale ha potuto esprimere al massimo due preferenze.
“Ringrazio l’Aula per aver scelto la strada istituzionale – ha commentato il presidente, Raffaele Cattaneo – L’elezione del Presidente della Giunta e del Presidente del Consiglio è la modalità consueta per i grandi elettori”.
La Costituzione (art.83) prevede che all’elezione del Presidente della Repubblica partecipino anche tre delegati per ogni Regione, eletti dal Consiglio regionale “in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze”. Fa eccezione la Valle d’Aosta, che ha un solo delegato. Si tratta complessivamente di 58 “grandi elettori” che si aggiungono ai 630 deputati, ai 315 senatori e ai 6 senatori a vita.
Dal momento delle dimissioni del Presidente della Repubblica tutti i 20 Consigli regionali devono essere convocati per eleggere in tempo utile i loro rappresentanti, tenuto conto che il Presidente della Camera è tenuto a convocare la prima votazione entro 15 giorni dalle dimissioni. Complessivamente gli aventi diritto al voto sono 1.009. Si procederà con scrutinio segreto e chiamata nominale. Nei primi tre scrutini
è richiesta la maggioranza di due terzi (in questo caso 672 membri), mentre dalla quarta votazione in poi sarà sufficiente la maggioranza assoluta (il 50 per cento più uno).
La prima votazione per eleggere il successore di Giorgio Napolitano si terrà il prossimo 29 gennaio alle 15 quando i componenti della Camera e del Senato si raduneranno in seduta congiunta.