
Il 23 dicembre potrebbe essere il giorno del grande sciopero dei dipendenti della catena Primark, che ha aperto proprio nel mall di Arese il primo negozio in Italia.
A muovere questo sciopero sarebbe il precariato diffuso, gli orari di lavoro, gli straordinari non concessi, i permessi negati. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Giorno, che pubblica la dichiarazione di Andrea Orlando, segretario generale di Flai Trasporti e Servizi “È il primo passo. Comunicheremo le prossime azioni all’Ispettorato del lavoro, al Ministero. In Primark ci sono contratti a termine fuori dalle percentuali di legge, per questi motivi non vogliono all’interno il sindacato, da tempo stiamo cercando di organizzare le Rsu senza nessun risultato. Primark si sta muovendo esattamente con lo stesso approccio di Ryan Air: i sindacati non devono esistere”.
La risposta dell’azienda tirata in causa non si è fatta attendere e in poche ore ha replicato che il primo obiettivo sarebbe quello di rispettare i diritti dei dipendenti “Desideriamo sottolineare che applichiamo correttamente le leggi nazionali e il Contratto collettivo nazionale del commercio e ci impegniamo a rispettare i diritti dei nostri dipendenti. Questo sindacato non ha sottoscritto il CCN del commercio che Primark applica ai suoi negozi e pertanto non soddisfa i requisiti richiesti per nominare i rappresentanti sindacali. Confermiamo la nostra piena disponibilità di incontrare i sindacati su tutte le questioni, in conformità con la legislazione nazionale vigente e le disposizioni previste dal CCN. Primark si impegna a garantire sempre ai clienti la migliore esperienza nei nostri negozi e pertanto tenteremo di ridurre al minimo eventuali interruzioni che lo sciopero potrebbe comportare. Primark ha ad oggi quattro negozi in Italia: ad Arese, Milano, Brescia, Firenze e Verona dove impiega oltre 1.300 collaboratori, tra cui oltre 500 nel solo negozio di Arese”.