
Un percorso pedonale sopraelevato per la nuova piazza Repubblica. E riportare il mercato coperto, sull’esempio di quello che stanno facendo numerose città europee.
E anche Milano, che in zona Darsena ha previsto la realizzazione di una struttura di questo tipo. E quindi una “quinta” commerciale di fronte alle Corti, per creare un nuovo viale e riportare le persone in piazza Repubblica.
Il masterplan per piazza Repubblica è l’occasione non solo di risolvere i problemi endemici di quella parte di città, ma anche per progettare un volto nuovo per tutta Varese. Questa l’idea di fondo che ha mosso il Comitato Varese2.0 nella realizzazione di un “masterplan alternativo” rispetto a quello presentato nell’Accordo di programma tra Comune, Provincia, Regione, Università e Asl.
Così si sono messi all’opera l’architetto Angelo Del Corso e il filosofo Valerio Crugnola, dando alla luce un progetto che “non vuole essere la lista di quello che vorremmo fare alla lettera, ma il modello di quello che si potrebbe fare” precisa Crugnola.
Insomma, la dimostrazione che un altro masterplan, non affetto da quello che definiscono “provincialismo”, poteva essere realizzato.
“Ci sono errori concettuali in quello presentato dalle istituzioni – continua il professore – il più grave, tenendo conto che la piazza ha una totale disorganicità, è che sono stati fatti due concorsi diversi, dividendo quindi un’area che va ripensata insieme”.
I punti chiave di questo studio sono le vocazioni di Varese: una città giardini, “l’unica impronta storica ancora ancora oggi riconoscibile”, una città federata, “capace cioè di raccordarsi con i comuni confinanti”, una città didattica, “decisa a scommettere sulle istituzioni formative”, e una città pedonale, “per dare sempre più respiro all’insieme del centro storico”.
I punti fondamentali di questo masterplan differiscono radicalmente con quello dell’amministrazione. “Il teatro dev’essere centrale per la piazza – spiega Del Corso – e quindi va inserito nel quadrilatero, ad uno dei lati”. L’ipotesi qui proposta è che vada al posto di via Spinelli, a ridosso del lato dell’ex Caserma.
Quindi va migliorata anche la monumentalità dell’opera del Butti, il Monumento ai Caduti. Spostando l’uscita dall’autosilo ai lati, creando due uscite, e costruendo una scalinata nel centro. Fondamentale la realizzazione di una quinta commerciale davanti alle Corti, a circa 15 metri di distanza. “Questo è importante perché creerebbe un viale, in continuità con via Mazzini, che porterebbe al mercato”. Infatti, un punto fondamentale è la realizzazione di un mercato coperto urbano, “sull’esempio di quanto sta avvenendo in numerose città europee. Un elemento che porta una maggiore vivibilità nelle città”.
Tutte le nuove strutture di piazza Repubblica sarebbero collegati da una sorta di linea rossa, un passaggio pedonale a tratti sopraelevato, che partirebbe dall’uscita del parcheggio, per girare intorno, e arrivare fino all’ingresso del teatro. In via Dazio Vecchio troverebbe posto uno studentato. Il Comitato infatti è contrario allo spostamento dell’università a Bizzozero. Il Comitato contesta poi lo spostamento della biblioteca nell’ex Caserma. Infine, un ruolo importante per l’ex Cinema Politeama, che potrebbe diventare sede di un piccolo teatro lirico. Mentre l’ex Cinema Vittoria per opere di prosa.
La mostra a pannelli “Semi di città” sarà visitabile da martedì 1 settembre a martedì 8 settembre, alla Galleria Ghiggini, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.