Maria Elena Boschi ospite d’eccezione alla Festa della Schiranna. La ministra alle Riforme, che si trova a gestire le partite politiche più importanti per il futuro del governo Renzi, come la riforma del Senato e la nuova legge elettorale, sarà a Varese sabato 26 luglio alle 18.
Una settimana dopo la visita, avvenuta ieri, del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Come ogni estate, la Festa della Schiranna offre ai simpatizzanti e al pubblico incontri con esponenti politici di “prima scelta”.
Ma, quest’anno più del solito, appare chiara la “lotta” tra correnti all’interno del Pd.
Se ad accompagnare Orlando nei suoi incontri istituzionali di ieri è stato il deputato Daniele Marantelli, esponente dell’area bersaniana-cuperliana, la ministra Boschi sarà introdotta dal segretario regionale Alessandro Alfieri, renziano della prima ora.
In realtà, niente di strano, dal momento che il Pd, al contrario dell’ex Pdl, è sempre riuscito a gestire in maniera corretta e democratica (come dice il nome) i rapporti tra correnti. A ognuno il suo, verrebbe da dire. Peccato che, a quanto pare, ci sarebbe una “lotta sui numeri” tra renziani e cuperliani. Ovvero tra chi avrà, a festa terminata, portato più gente agli incontri.
I renziani mirano infatti a superare il pubblico che, ieri sera, ha seguito il ministro Orlando.
Un risultato che rappresenterebbe un messaggio da mandare alla dirigenza di Varese città, a maggioranza cuperliana. Esattamente il contrario della magggioranza che guida la segreteria provinciale, controllare dai renziani.
La lunga estate del Pd varesino sarà “un’arena” per la lotta tra correnti.
Soprattutto, in vista dell’importante e fondamentale partita che consiste nelle elezioni comunali di Varese del 2016, le prime da vent’anni alle quali il centrosinistra ha la possibilità di vincere, e dove c’è già una lotta intestina tra le correnti per chi quindi esprimerà il candidato sindaco.
In tutto questo, la Boschi rappresenta un importante ospite per misurare la propria forza. Ministro alle Riforme Costituzionali e ai Rapporti con il Parlamento, ha il difficile compito di reggere la credibilità del governo Renzi, ovvero di portare a compimento le tanto attese riforme. In primis, l’eliminazione del Senato elettivo, riforma che sta trovando un’opposizione trasversale e resistenze da quasi tutti i gruppi politici.
Nonostante l’inizio delle sua carriera a sostegno del candidato dalemiano Michele Ventura alle primarie per le comunali di Firenze, pochi anni dopo è una delle tre donne che guidano la campagna alle primarie del 2012 di Matteo Renzi, insieme a Simona Bonafè e Sara Biagiotti.
Classe 1981, entra in Parlamento con le elezioni del 2013 e diventa ministro con il governo Renzi a febbraio 2014.
Un ruolo in un Ministero che, da vent’anni a questa parte, ha prodotto tutt’altro che cambiamenti veramente radicali nel Paese. Maria Elena Boschi, prima donna a ricoprire l’incarico ministeriale, che ebbe un’importanza fondamentale nella politica della Lega Nord, partito che ha a Varese la propria culla.
La sua visita a Varese rappresenta quindi un sengale interessante di vicinanza del governo alla provincia, ma anche un chiaro segnale da parte dell’area renziana del partito, che vede Varese come una terra ancora da conquistare per quanto riguarda gli equilibri di partito.