
Dall’Emilia Romagna alla Toscana, dal Lazio alla Sicilia: centinaia di negozi in tutta Italia nel giorno di Pasquetta hanno aperto le porte ai clienti, costringendo il personale a lavorare in un giorno di festa. Tantissimi lavoratori, appoggiati dai sindacati, hanno così deciso di scioperare proprio oggi: i sindacati confederali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno proclamato un’astensione dal lavoro in Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia per protestare contro le aperture dei negozi nei giorni festivi. “La festa non si vende”, proclamano i sindacati del commercio.
“Nei giorni di festa non si vendono diritti”, “Vi romperemo le uova nel paniere'”, “La festa non si vende”: questi alcuni degli slogan che accompagnano la protesta di questo lunedì 2 aprile, frasi riportate anche nei volantini preparati dalle tre sigle Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. I sindacati “chiedono alle forze politiche soprattutto a quelle che hanno vinto le elezioni, di essere coerenti con quanto annunciato in campagna elettorale e di abrogare la Legge Monti sulle liberalizzazioni. No al sempre aperto, sì a un modello sostenibile del commercio, per città più vivibili, all’insegna della cultura e non del solo consumo, per una maggiore contrattazione in difesa dei più deboli, per la difesa dei valori civili e religiosi che queste festività rappresentano”.