
“I ragazzi di oggi vanno cresciuti nel rispetto di quei messaggi di libertà e democrazia che i giovani eroi dell’Ottobre di Sangue varesino scontarono con la vita”: il sindaco Attilio Fontana è intervenuto con queste parole nella cerimonia che ha ricordato, questa mattina, i caduti del Varesotto in quell’autunno 1944, quando una ventina di partigiani furono uccisi tra Varese, Bodio Lomnago, Luino e Brissago Valtravaglia dalle milizie fasciste.
Il corteo, partito dall’Arco Mera e concluso in largo Resistenza, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone tra cui diverse autorità, guidate dal prefetto Giorgio Zanzi e dagli onorevoli Daniele Marantelli e Maria Chiara Gadda. Oltre al costituzionalista Riccardo Conte, al primo cittadino di Varese e a Margherita Giromini, responsabile dell’Anpi cittadina, è intervenuto anche Pietro Somaini, ultimo reduce della battaglia del San Martino: “Fu senza dubbio il fatto di Resistenza più importante nel Varesotto e, senza quello spirito, forse i ragazzi che ricordiamo oggi non si sarebbero immolati nell’Ottobre di Sangue”.
Tra i partecipanti alla manifestazione, oltre ai rappresentanti istituzionali dei comuni di Malnate, Bodio Lomnago e Brissago Valtravaglia, anche l’ex senatrice Maria Pellegatta, l’assessore varesino Carlo Piatti, il consigliere provinciale Alberto Tognola, i consiglieri comunali Rocco Cordì (Sel), Giampiero Infortuna, Luca Conte ed Emilio Corbetta (Pd), oltre al segretario cittadino dei Democratici Luca Paris e al candidato alle primarie del centrosinistra Davide Galimberti.