“Penso che il Comune di Varese debba rappresentare tutti i cittadini ed è evidente che patrocinando questo convegno abbia scelto di schierarsi dalla parte di un convegno completamente a sfondo ideologico. Le famiglie omogenitoriali sono già una realtà anche nel nostro paese e la loro esistenza non pregiudica in alcun modo l’esistenza della famiglia composta da una mamma e un papà”.
Giovanni Boschini, portavoce del comitato per i diritti gay “Varese C’è”, interviene sul convegno sulla “Teoria gender”, con relatore l’avvocato Gianfranco Amato di “Giuristi per la vita”, criticando il patrocinio del Comune. Il neonato comitato ha portato in piazza, sabato scorso, circa 150 persone, soprattutto ragazzi, a manifestare a favore dei diritti gay.
“Numerosissimi studi hanno dimostrato che non ci sono differenze di sorta tra i bambini cresciuti da due genitori dello stesso sesso e da genitori di sesso diverso – continua Boschini – la teoria del Gender scientificamente non esiste: è un concetto ideologico diffuso a piene mani da chi vuole seminare paura nei confronti del diverso ed è diventato un pretesto per fare politica. I progetti di cui parla l’Assessore e che ha letto sui giornali si riferiscono all’educazione alla diversità e alla sessualità nelle scuole e che servirebbero a ridurre l’omofobia e il bullismo nelle scuole, per i quali siamo maglia nera in Europa”.