
È morta dopo essere stata partorita in casa. Oggi, sul caso, sette persone, tra medici, infermieri e soccorritori, sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Un atto dovuto, per chiarire esattamente come si sono svolti i fatti. Si tratta infatti delle persone che lunedì 2 febbraio intervenirono per soccorrere e assistere, in diverse fasi, la bambina, che era nata in casa a Brebbia. La madre, una donna senegalese di 29 anni, di professione badante, è parte offesa.
La donna avrebbe sempre sostenuto di non sapere di essere incinta. Per il momento, per fare maggiore chiarezza nella vicenda, manca ancora l’esito dell’autopsia.