La donna di trentanove anni è la responsabile degli eventi e della comunicazione della delegazione cinese a Expo. Da una prima ricostruzione pare che la donna avesse creduto che l’uomo che le chiedeva il passaporto fosse un truffatore che tentava di raggirarla.
Gli agenti in borghese stavano effettuando un controllo negli appartamenti della delegazione cinese e hanno chiesto alla donna e a altre cinque persone i documenti. La donna responsabile comunicazione della delegazione, insospettita dal fatto che gli agenti fossero in borghese e dal fatto che stavano trattenendo a lungo i passaporti ha chiesto che le fossero restituiti. Gli agenti però non hanno immediatamente assolto la richiesta e la donna presa da un momento di rabbia ha morso la mano di uno dei militari.
La manager è stata immediatamente arrestata con l’accusa di aver opposto resistenza a un pubblico ufficiale e nei prossimi giorni sarà processata al Tribunale di Milano. Il difensore della donna ritiene che si sia trattato tutto di un grande equivoco, provocato dalla poca cautela dei militari che effettuavano il controllo dei documenti.
Nel corso della stessa operazione un altro cinese è stato denunciato per essersi inizialmente rifiutato di esporre i documenti.
Durante l’udienza di convalida i militari hanno sostenuto questa versione dei fatti, ma successivamente una nota delle Fiamme Gialle ha precisato che la donna era stata fermata in un magazzino ispezionato da agenti in divisa, non per un controllo documenti, ma per accertamenti su presunti prodotti contraffatti con marchio Expo.
Il mistero si infittisce.
Nel frattempo la donna è stata scarcerata per disposizione del giudice.