La riforma dell’istruzione disegnata dalle ministre Giannini e Fedeli, annunciata lo scorso 2015, andrà in porto probabilmente il prossimo anno Nella riforma chiamata della Buona Scuola il cambiamento già importante riguarda l’esame di maturità; nel 2019 infatti tutti i maturandi si troveranno ad affrontare una serie di prove differenti da quelle in programma fino ad oggi.
Gli scritti saranno 2 invece di 3, ci saranno in gioco 40 crediti invece di 25 al percorso dell’ultimo triennio, un nuovo periodo di alternanza scuola lavoro e lo svolgimento della prova invalsi come requisito di ammissione all’esame,
La nuova formula arriverà per la prima volta negli esami del prossimo anno e per questo motivo anche gli insegnanti avranno bisogno di un periodo per andare a regime.