
Sono scattate le manette per due uomini, un italiano di 30 anni che lavorava in Svizzera e il suo complice, un albanese che avrebbe “lavorato” per lui.
L’uomo, di origini siciliane e residente nel luinese, aveva capito che stata per essere licenziato dall’azienda svizzera per cui lavorava e aveva così architettato un piano per rientrare di una grossa cifra di denaro: simulando lo smarrimento del bancomat aziendale, aveva commissionato ad un suo conoscente albanese ripetuti prelievi bancomat. L’uomo, dal 28 giugno al 4 luglio, aveva effettuato presso un istituto bancario di Luino 35 prelievi da circa 500 euro ognuno, per un totale di oltre 15mila euro.
Entrambi sono stati denunciato per per appropriazione indebita, in più aò frontaliere e è stata contestata la simulazione di reato.