
Il primo rondone maggiore avvistato in Italia quest’anno è stato ad Imperia, il 2 marzo scorso. Sono seguite altre osservazioni in provincia di Varese e Novara. L’ultima quella di ieri, domenica 11 marzo, a Gallarate, quando la sezione locale della LIPU è intervenuta per soccorrerne uno in difficoltà.
Si tratta di animali che si spostano transitando molto alti in volo ed è probabile che questo individuo si sia trovato a dover scendere di quota per nutrirsi. Il periodo piovoso potrebbe avergli fatto perdere troppe energie per riprendere il suo volo di migrazione.
Fortunatamente l’individuo è stato rifocillato e nel pomeriggio di ieri è stato fatto involare: dopo aver fatto un paio di giri ad alta quota ha ripreso la rotta e chissà dove arriverà, forse in Svizzera o in Germania, con i suoi 200 e più chilometri orari di velocità.
Nelle prossime settimane è atteso il picco di arrivi per questi uccelli che dal 15 marzo stanziano in numeri abbastanza consistenti in provincia.
Sono animali protetti in Italia e che offrono un servizio molto importante all’uomo, anche in prossimità delle nostre città, catturando centinaia di insetti in volo per nutrirsene.
Il rondone maggiore, Apus melba, è la specie europea più grande di rondone, con un’apertura alare di oltre 50 cm. Può vivere fino a oltre 25 anni e tutti gli anni compie una lunga migrazione dai siti di svernamento in Africa sud-orientale all’Europa per tornare fedelmente al proprio nido. Nidifica dalla pianura fino a 2000 m di altitudine, all’interno di cavità di su edifici storici (ad es. campanili e antichi palazzi) o su pareti rocciose.
Se dovesse capitare di trovare uccelli feriti o debilitati è importantissimo rivolgersi ai centri di ricovero per la fauna selvatica, o è possibile chiedere informazioni alla Lipu (tramite facebook Lipu Varese o via email gallarate@lipu.it – varese@lipu.it) .
Per antonomasia l’arrivo di rondini, rondoni e affini segna l’inizio della primavera. A tal proposito il 21 marzo, primo giorno di primavera, a Varese presso la sede dell’Ordine degli architetti, la Lipu organizza un convegno dal titolo “Architettura, avifauna&co” per sensibilizzare sugli interventi architettonici in modo che non siano dannosi per queste specie così importanti dal punto di vista conservazionistico.