
Uno “schermo” sull’ex Caserma per informare i cittadini su come diventerà piazza Repubblica. E, forse, potrebbe spuntare anche un “urban center” in mezzo alla piazza.
La giunta ieri mattina ha deliberato le modalità con cui l’iter per la riqualificazione del comparto di piazza e caserma verrà comunicato ai cittadini durante i prossimi mesi.
Un progetto che verrà seguito dal vicesindaco Mauro Morello e dall’assessore all’Urbanistica Fabio Binelli, i quali si sono divisi i compiti.
“È un progetto di coordinamento della comunicazione e della predisposizione della piazza a partire dalle prossime settimane – spiega Binelli – a dicembre infatti le due gare per la progettazione preliminare saranno concluse. Quindi subentrerà una seconda fase, dove la parte che riguarda l’ex Caserma e la piazza procederà velocemente. Mentre per quanto riguarda la seconda parte del masterplan, ovvero la realizzazione del Teatro, occorrerà più tempo”.
Per quanto riguarda infatti la prima parte, al vincitore verrà subito affidata la progettazione definitiva della piazza. E qui subentra quindi il progetto di comunicazione del Comune. “Abbiamo deciso di utilizzare la struttura dell’ex Caserma, con una copertura, come un “grande schermo” per informare i cittadini su come verrà realizzata la nuova area. C’è anche un’altra ipotesi, che al momento abbiamo rimandato per verificare bene i costi. Si tratta dell’allestimento di un urban center in mezzo alla piazza, dove tutti i dettagli dei progetti e dei lavori verranno esposti e la cittadinanza potrà essere informata in maniera esaustivo sull’avanzamento dell’iter”.
L’urban center consisterebbe, nella prima ipotesi, in una sorta di struttura mobile a vetri, simile allo Iat posizionato in piazza Monte Grappa per Expo. Per contenere i costi si è pensato anche di trasferire lo stesso Iat, tuttavia la struttura di piazza Monte Grappa sarebbe troppo piccola per contenere tutto il materiale sui progetti di piazza Repubblica. Una seconda ipotesi è quella di cercare invece dei locali in affitto o dentro Le Corti, o negli edifici vicini di via Manzoni. Tuttavia, da un primo controllo, sembrerebbe che non ci siano nelle vicinanze locali abbastanza capienti per le esigenze del Comune.
Rimane quindi, come ipotesi principale, quella della struttura mobile in mezzo alla piazza. Ma la giunta non ha deliberato la decisione e l’ha rimandata ad una fase successiva, quando si potrà avere con chiarezza un quadro sulle spese cui il Comune potrebbe andare incontro. E, nel caso fossero troppo elevate, è probabile che l’amministrazione possa rinunciare.
Per quanto riguarda la seconda parte del masterplan, quella relativa al nuovo Teatro e all’ex Collegio Sant’Ambrogio, Binelli ha sottolineato come l’iter sarà più lento, dal momento che occorrerà individuare il partner privato che realizzerà la struttura e quindi la gestirà.