Laveno Mombello, A tavola con Costantini

Giovedì 30 aprile alle 18.00 a Villa Frua l’inaugurazione della mostra omaggio all’artista Marco Costantini

27 Aprile 2015
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M Costantini in laboratorio

La mostra dedicata all’incisore lavenese a cento anni dalla nascita, è stata voluta dal Comune di Laveno Mombello, in collaborazione con il Museo della Ceramica e la Biblioteca Comunale “Antonia Pozzi”. Interverranno alla presentazione il prof. Alberto Palazzi e Luigi Piatti.

Nella mostra allestita presso il salone d’ingresso di Villa Frua, in linea con il Tema Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”, verranno esposte incisioni sul tema del cibo e tavole apparecchiate con i raffinati servizi da tavola decorati da Marco Costantini. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 30 Maggio 2015 negli orari di apertura della Biblioteca Comunale.

A partire dal 1° maggio il MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico di Cerro, grazie alla recente donazione di alcune opere della famiglia Costantini-Toci, apre al pubblico con un nuovo allestimento di una sala della collezione permanente, d’ora in poi dedicata alla produzione artistica di Marco Costantini. Nella nuova sala Costantini si potranno ammirare sia preziose ceramiche che incisioni a bulino e acqueforti, ma il percorso espositivo permetterà al visitatore di conoscere meglio anche l’arte dell’incisione e la tecnica del procedimento a stampa per la decorazione su porcellana.

Marco Costantini nasce a Laveno Mombello il 12 maggio 1915. A soli 12 anni, dopo aver frequentato la Scuola di Disegno Serale di Laveno (diretta dal professor Mario Aubel) trova lavoro come cesellatore nel campo degli arredi sacri. In seguito lavora alla bottega del Polloni di Varese, quindi a Besozzo e a Malnate. Nel 1940 frequenta la Scuola Umanitaria di Milano per perfezionare la tecnica del bulino. Qui incontra il maestro Ambrogio Nicolini, orafo ed eccezionale incisore. Studia disegno con i pittori Atanasio Soldati, Umberto Zimelli, Enzo Catapano, ed anatomia con lo scultore Donato Gramegna. Conosce a Cerro di Laveno il pittore futurista Luigi Russolo e da lui ottiene indicazioni essenziali per l’incisione all’acquaforte e la stampa al torchio calcografico.

Dal 1934 al 1942 Marco Costantini si occupa in proprio, come artigiano, della preparazione degli stampi per le ceramiche di Laveno, riproducendo disegni di Andlovitz, Campi e Ruffoni.

Assunto poi alle dirette dipendenze della SCI – Società Ceramica di Laveno, vi lavorò fino al 1966 realizzando anche propri disegni per la decorazione di porcellane tramite incisioni.

Nel tempo libero realizza incisioni per calcografia, sia con la tecnica del bulino che con quella dell’acquaforte, ottenendo importanti successi. Dal 1966, chiuso il reparto per la fabbricazione della

porcellana Verbano, Costantini si mette in proprio e nasce così la sua “Bottega”, da dove continuerà la collaborazione con importanti ceramiche nazionali e la sua attività d’incisore calcografo, con la partecipazione a numerose mostre personali e collettive. Ha lasciato circa 2000 incisioni calcografiche tra lastre di rame e zinco, la maggior parte bulini, poi acqueforti e tecniche miste.

Durante il periodo di attività alla Ceramica Verbano di Laveno, Marco Costantini, assieme ad ottimi chimici, riesce a realizzare il decoro “Incisa oro Zecchino”. Si tratta di una delle tecniche decorative tra le più pregiate, fu inventata nelle ceramiche inglesi Minton nel 1863 e viene eseguita solo su porcellana finissima. La lavorazione è molto lunga e di notevole difficoltà ma, se condotta con grande capacità professionale, può produrre pezzi decorati di grande effetto. Nelle ceramiche di Laveno si completarono pochissimi servizi da tavola: rarissimi e notevoli i pezzi decorati su fasce blu cobalto. Ne sono un esempio i piatti eseguiti per una fornitura al Negus, imperatore d’Etiopia, con un disegno creato appositamente e che rimase classificato come “decoro del Negus”.

Nel 1979 la figlia Lena, con il marito Franco Toci, assume la conduzione della “Bottega Costantini” della quale entra successivamente a far parte anche la figlia Serena, che ancora oggi porta avanti l’arte di famiglia fra tradizione e innovazione.

Orari di apertura biblioteca:

da lunedì a venerdì 8.00 -18.00

sabato 8.00-13.00

Per informazioni: 0332/667403 bibliotecalavenno@tin.it www.sbalghi.it

Ingresso gratuito

 

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