La Svizzera chiude nove valichi

Ci sono 83 posti di controllo. 
Se i viaggi non sono per motivi professionali, le persone sono invitate a tornare in Italia

11 Marzo 2020
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Per gestire meglio l’emergenza e controllare al meglio il transito di cittadini al confine tra Italia e Canton Ticino, il governo svizzero ha imposto la chiusura di nove valichi di frontiera su tutto il territorio. A rimanere aperti, 24 ore su 24, sono le dogane di Fornasette (Luino), di Lavena Ponte Tresa, Zenna e Gaggiolo, che permetteranno il passaggio di cittadini e frontalieri quotidianamente, sebbene la situazione sia in continuo divenire.

I valichi dove le barriere sono abbassate con effetto immediato sono Pedrinate (con il traffico deviato verso Ponte Chiasso), Faloppia (deviazione sulla Brusata di Novazzano oppure Ponte Chiasso), Novazzano-Marcetto (veicoli deviati verso la Brusata o Ponte Chiasso), San Pietro di Stabio e Ligornetto (deviazione su Stabio-Gaggiolo), Arzo (traffico pure deviato verso Stabio o Brusino Arsizio), Ponte Cremenaga (veicoli deviati su Ponte Tresa o Fornasette), Cassinone (valico sostitutivo Fornasette) e Indemini (deviazione verso il valico di Dirinella-Zenna).

Si tratta di una misura tecnica  utile per monitorare al meglio tutta la situazione e fare in modo che la diffusione del Covid-19 si fermi il prima possibile.

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