Jihad, espulso un marocchino da Varese. Sarebbe stato in contatto con reclutatori dell’Isis

L’uomo, un nordafricano cinquantenne in regola, che abitava tra il Gallaratese e il Verbano, è stato fermato dai Carabinieri e rimandato in Marocco, su indicazione del Viminale

19 Gennaio 2015
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Isis

Un marocchino cinquantenne, residente in provincia di Varese, è stato espulso dai Carabinieri di Varese e del Ros di Milano per motivi di sicurezza, su indicazione del Viminale.

L’uomo sarebbe stato infatti in contatto con reclutatori dell’Isis e con altri soggetti potenzialmente vicini ai terroristi islamici.

L’uomo si trovava in Italia da anni e lavorava come operaio o manovale, sempre in regola. Era un frequentatore della Moschea di Milano e altre strutture religiose musulmane della Lombardia, ma abitava nel Varesotto, soprattutto nella zona del Verbano ma pure nel Gallaratese. 

L’uomo è stato rintracciato e riportato in Marocco. «Ci troviamo di fronte ad una minaccia immanente che può attuarsi ovunque e sostanzialmente imprevedibile. Per questo il livello di sicurezza è massimo», ha dichiarato il ministro dell’Interno Angelino Alfano.

 

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