I Giovani democratici attaccano Comunità Giovanile. E il terreno dello scontro è la questione dell’omofobia e del ddl Scalfarotto.
“Le migliaia di voci che sabato scorso a Milano scandivano a gran voce la richiesta di “uguali diritti per tutti” sembrano non essere arrivate a Busto Arsizio – scrivono i giovani del Pd – dove Matteo Sabba, Presidente di Comunità Giovanile, in un’intervista a La Prealpina è arrivato ad affermare che l’omosessualità può “diventare un problema, un disturbo come la depressione”. Non si fa attendere la risposta dei Giovani Democratici della provincia di Varese, tra i sostenitori della protesta di sabato scorso scatenata dalla frase del Governatore Maroni ‘i gay vanno curati’“.
“Mentre il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, due giorni fa lanciava il tweet ‘LoveIsLove”, festeggiando l’uguaglianza di qualsiasi tipo di matrimonio in 36 Stati americani, in provincia di Varese assistiamo all’ennesima dimostrazione di arretramento culturale” dichiara Andrea Calò, Segretario provinciale dei Giovani Democratici che commenta l’intervista rilasciata da Sabba, ex coordinatore della Giovane Italia (ex movimento giovanile Pdl).
“La Costituzione italiana riconosce pari dignità sociale, posizionando tutti i cittadini in modo uguale di fronte alla legge e pretendendo che non ci siano discriminazioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche o condizioni personali e sociali. A quanto pare – commenta il Segretario dei Giovani Dem del Bustese, Massimo Brugnone – c’è qualcuno in città che pretende di andare contro la Costituzione. Lì dove il terzo dei principi fondamentali della nostra Repubblica ci insegna ad accettarci e rispettarci a vicenda, c’è qualcuno che bolla come un disturbo da curare quello che è semplicemente un orientamento sessuale, un affetto, un sentimento“.
“Si vuole far passare il messaggio – aggiunge Calò – che permettere l’unione tra persone dello stesso sesso possa in qualche modo nuocere alle famiglie formate da uomo e donna. Questo non solo è falso e insensato, ma è fuorviante rispetto al progetto di legge presente in Parlamento. Per fugare ogni dubbio, come Giovani Democratici – conclude il Segretario provinciale – ci impegniamo nei confronti dei cittadini ad organizzare un incontro con l’on. Scalfarotto, primo firmatario del tanto discusso disegno di legge“.