Un parco rinasce grazie al lavoro dei ragazzi. Che, strumenti in mano per riparare i giochi e dipingere le panchine, stanno rimettendo in sesto l’area verde di via Gemona, nel quartiere delle Bustecche.
Qui, nella periferia di Varese, rinasce il senso civico e l’educazione dei ragazzi, che attraverso quest’esperienza coltivano quel senso di responsabilità che li renderà più maturi.
L’iniziativa “Per fare un tavolo”, portata avanti dalle operatrici della cooperativa sociale Naturart, è un’emanazione del progetto di coesione sociale “Tangram”.
Mercoledì mattina 19 alunni della II D e alcuni insegnanti della scuola media A. Frank, coordinati dagli operatori della Naturart e coadiuvati dai tecnici dell’Assessorato al Verde Pubblico, hanno portato avanti il lavoro di restyling del parco comunale più utilizzato del rione.
Il quartiere si è mostrato accogliente ed entusiasta per questa iniziativa, che ha preso forma in una prima mattinata di lavori la scorsa settimana: gli abitanti, dopo aver osservato l’operato degli scolari, sono a loro volta scesi in campo per supportare le attività intraprese dai ragazzi.
Spontaneamente i normali frequentatori del parco, genitori, nonni, ma anche molti giovani in contatto con gli educatori della Naturart, che gestisce un progetto di prevenzione per minori, si sono uniti ai lavori e si sono trasformati in giardinieri, netturbini ed operai, aiutando i ragazzi a ridipingere le panchine, ripulendo con loro gli scivoli e i giochi, riparando insieme agli studenti le recinzioni e le staccionate.
A passare per vedere come si sta sviluppando il parco anche il portavoce del Comitato Pro Bustecche Agostino De Troia.
I lavori, oltre ad offrire ai giovani protagonisti un’occasione tangibile e diretta per agire la loro responsabilità di cittadini nel riqualificare il proprio territorio, hanno inoltre lo scopo di “rifare il look” al parco, che sarà uno degli scenari intorno a cui ruoteranno le iniziative del prossimo 24 maggio: una giornata di festa per la conclusione della triennalità di Tangram, finanziato da Fondazione Cariplo e promosso dal Comune di Varese e dall’Ambito Distrettuale Sociale di Varese. Sarà ricco il programma di attività che animerà Bustecche con ingredienti portati da tutti i principali enti che lavorano nel quartiere e a contatto con le famiglie.
È anche grazie al progetto “Per fare un tavolo”, finanziato dal Bando Volontariato 2014, che è stato possibile riunire attorno a questa riqualificazione tante realtà del quartiere: gli alunni hanno incontrato una volta a settimana gli educatori di Naturart, generando proposte ed idee in classe con gli insegnanti.
Successivamente l’idea di riqualificazione dell’area è stata presentata sia ai tecnici del Verde Pubblico, Pietro Cardani e dr.ssa Merico, sia all’Assessore al Verde Pubblico Riccardo Santinon, che i giovani studenti hanno incontrato pochi giorni prima chiedendo ufficialmente l’autorizzazione ad avviare i lavori.
Tale collaborazione è stata sostenuta, oltre che dall’Assessore a Famiglia e Persona Enrico Angelini, anche dal Tavolo di Sviluppo di Comunità di Bustecche, ancora una volta preziosa risorsa in grado di produrre idee, generare soluzioni, coinvolgendo la popolazione in questo processo. Capace soprattutto di ripensare, come in questo caso, il territorio a partire proprio da quelle risorse che ne costituiscono la linfa vitale, ovvero i giovani, che non sempre hanno spazio nel pensiero circostante e che invece sono attori capaci di immaginare cambiamenti ed esserne protagonisti. E così un parco pubblico può riscopre il suo scopo originario: essere uno spazio di incontro tra cittadini e di scambio tra le generazioni.
I PROTAGONISTI DELLA GIORNATA
A., M. e R., insieme ai loro compagni della II D, hanno progettato in classe un nuovo parchetto e poi hanno lavorato sodo per due mattine nell’area giochi; alcuni di loro continueranno anche in altri pomeriggi. “Il parco è di tutti, – dice M. – era veramente messo male, panchine e scivolo rotti, dappertutto cose a terra. Ora può tornare a essere un luogo per giocare e divertirsi e anche per fare i compiti con le panchine e i tavoli puliti e decorati. Siamo orgogliosi del lavoro che stiamo facendo.”
“Ci siamo impegnati – aggiunge A. – e questa cosa ci ha insegnato a dare valore al tempo e al lavoro.” E anche ad avere cura di un luogo che viene restituito alla cittadinanza. L’entusiasmo è stato contagioso per l’intero quartiere: nelle giornate di lavoro, spontaneamente, i normali frequentatori del parco, genitori, nonni si sono uniti ai lavori e si sono trasformati in giardinieri, netturbini ed operai, aiutando i ragazzi a ridipingere le panchine, ripulendo con loro gli scivoli e i giochi, riparando insieme agli studenti le recinzioni e le staccionate.
“Grandissima collaborazione e disponibilità dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, – racconta Maria Teresa Giarone, insegnante – ci hanno preparato il terreno mandando due operai a sistemare le piante, tagliare rami secchi e preparare l’area affinché i ragazzi potessero metterci mano in sicurezza.”
Una nuova energia per questo luogo, conclude Elena Spello di NATURart, coordinatrice del progetto, il cui senso è quello di far emergere le competenze dei ragazzi e il fatto che loro stessi possano lasciare un segno positivo indelebile, come quello delle poesie e dediche che appositamente abbelliranno gli arredi del parco giochi.