
E alla fine manifestanti pro diritti gay e Sentinelle in piedi si sono incontrati. Con lo scontro verbale e la polemica che si possono ben immaginare.
I manifestanti pro gay sono andati a contestare le Sentinelle in piazza, in maniera ordinata e all’inizio silenziosa. Solo un applauso ironico quando è finito il discorso introduttivo che ha dato il via alla veglia silenziosa. A rompere il silenzio è stato il confronto, piuttosto acceso, tra Giampietro Belotti, il “nazista dell’Illinois” venuto da Bergamo a dare man forte ai manifestanti pro gay (il suo personaggio è nato quando aveva contestato, a fine 2014, le Sentinelle in Piedi a Bergamo, presentandosi appunto vestito da “cattivo” del film The Blues Brothers), e uno dei responsabili delle Sentinelle.
Belotti gli ha chiesto “in quali scuole italiane i bambini vengono indotti alla masturbazione, visto che è quello che si legge negli scritti diffusi sul sito delle Sentinelle”.
La sentinella ha risposto spiegando come questa possibilità sia stata teoricamente prevista in alcune direttive.
Tra i due il “battibecco” è andato avanti per qualche minuto, senza che trovassero, ovviamente, un’intesa. Alla fine Belotti gli ha lasciato la propria mail, sfidandolo a inviargli la documentazione che provasse che “la masturbazione venga indotta in qualche scuola italiana. Cosa che, se accadesse, non credo le Forze dell’Ordine resterebbero a guardare”.