
Il fondatore del Movimento 5 Stelle torna nuovamente sul discorso della formazione del nuovo governo che vede in prima linea sia il centrodestra che il M5S “L’‘epoca del vaffa è finita, ma non comincerà quella degli inciuci” afferma ai giornalisti, in vista di una possibile intesa tra il suo partito e quello di Matteo Salvini “Adesso la responsabilità di tutti è dare all’Italia una visione per i prossimi vent’anni. Governare è affrontare il futuro con chi condivide una visione, non dividere le poltrone” prosegue, soffermandosi poi sui temi più importanti “A noi preme definire la vocazione e il ruolo dell’Italia nel lungo periodo e in tutti i settori, dalla cultura all’economia. La priorità sono i giovani e gli anziani, chi più è stato lasciato solo. L’Italia ora deve riconquistare una visione lunga, a vent’anni. La sfida è cambiare il sistema culturale, il modo di pensare. Dopo quello è successo, è tempo di uscire in mare aperto e di rovesciare gli schemi”.
Inciuci no grazie, ma la possibilità di stringere accordi c’è, a patto che “Noi siamo un po’ democristiani, un po’ di destra, un po’ di sinistra, un po’ di centro. Possiamo adattarci a qualsiasi cosa. A patto che si affermino le nostre idee. La specie che sopravvive, anche in politica, non è la più forte, ma quella che si adatta meglio”.