
“Non si tratta di una violenza qualunque, bensì di un tipo di violenza che si agisce spesso in modo subdolo e ambiguo, dentro i rapporti personali, soprattutto in quelli di estrema vicinanza, familiari o relazioni sentimentali, in cui la persona violenta tenta di trasformarsi quasi in un benefattore. La donna oggetto di attenzioni deve sentirsi gratificata, come se che avere “ un’attenzione “ qualsiasi da parte di un uomo fosse di per sé un elemento positivo e le aggiungesse valore.
Oltre alla violenza fisica, gravissima, esiste però la violenza psicologica. Con la recente riforma del sistema penale per il reato di stalking (cioè la continua persecuzione con pressioni, molestie, controlli nei confronti di una persona) è stata data la possibilità di estinguere il reato a fronte di un semplice risarcimento economico, peraltro spesso irrisorio e ridicolo rispetto alla sofferenza e ai traumi che lo stalking procura.
Un emendamento del governo al decreto legge fiscale eliminerà, finalmente, la possibilità di risolvere il reato di stalking per via pecuniaria.
Si tratta di una decisione che elimina una stortura giuridica e darà qualche strumento in più alle donne per difendersi da un fenomeno sempre più frequente e molto più diffuso di quanto si pensi.
La violenza contro le donne è uno dei reati più difficile e complessi da combattere, bisogna essere molto attenti agli strumenti che si adottano per farlo.”
Adria Bartolich
segretario generale CISL DEI LAGHI