“La memoria serve per porre le basi di un futuro di pace si spezzi finalmente il filo del male. Questa iniziativa non è contro qualcuno, ma per trovare ragioni comuni per costruire un futuro migliore”.
Ha concluso così il proprio intervento il presidente del consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, in occasione della iniziativa che ha visto, per la prima volta in assoluto, il parlamento lombardi commemorare le vittime del genocidio armeno.
“Questo sterminio è costato la vita ad almeno 1,3 milioni di persone, per la maggior parte cristiani – ha evidenziato Cattaneo – Sono fatti che hanno segnato un punto di svolta nella storia: oggi dimostriamo la volontà di continuare sulla strada della memoria che è l’unico modo per difenderci dalla possibilità che simili fatti si ripetano. E non possiamo nemmeno tacere che oggi i cristiani stanno pagando il prezzo più alto nelle guerre e nelle violenze in corso. Occorre guardare all’Unione Europea con fiducia, perché è stata capace di trarre la sua forza dal superamento delle divisioni del passato e dalla vocazione a costruire un futuro comune fra popoli che condividono la stessa storia, la stessa cultura e che perseguono comuni interessi”.
Il Consiglio regionale della Lombardia aveva richiesto ufficialmente iniziative pubbliche di ricordo con una mozione presentata da Stefano Bruno Galli (Lista Maroni) e approvata all’unanimità dal parlamento lombardo lo scorso 14 aprile.
In Aula, a ricordare le vittime e a chiedere la fine del negazionismo, erano presenti anche il governatore Roberto Maroni, l’Archimandrita Tovma Khachatryan, responsabile della Chiesa Armena Apostolica d’Italia e Vicario generale del Delegato pontificio della Chiesa armena apostolica dell’Europa, e il Console onorario d’Armenia a Milano, Pietro Kuciukian.
Per l’occasione è stato proiettato un estratto del video “Grida dal silenzio – La storia dimentica del genocidio armeno”, curato da Valeria Parisi e realizzato nel 2005 in occasione del novantesimo anniversario dell’eccidio e dello sterminio, che ha la sua data simbolica nel 24 aprile 1915.
Il console Kuciukian ha portato i saluti e i ringraziamenti del Presidente della Repubblica democratica di Armenia, Serzh Sarksyan.