Gallarate, Home sweet home

Lunedì 24 novembre alle 21.00 al Teatro del Popolo uno spettacolo teatrale per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne proposto da Quelli di Grock

21 Novembre 2014
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home sweet home

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle Donne la Consulta comunale per le Pari Opportunità in collaborazione con Assessorato alle Pari Opportunità presenta lo spettacolo teatrale Home sweet home della compagnia Quelli di Grock. Ingresso libero.

“Le statistiche dicono che una donna su tre vive come vivo io, in bilico. E’ vero, io sono un’equilibrista, sono stata addestrata a farlo, cammino su un filo, procedo attenta per evitare i passi falsi perchè so che se sbaglio, se non presto attenzione, mi faccio male”.

In Italia sono 6.743.000 le donne che tra i 16 e i 70 anni hanno subito violenza psicologica o sessuale fuori o dentro le mura domestiche (fonte Istat 2007). Un dato allarmante e inaccettabile, che ha spinto a raccontare, attraverso il linguaggio limpido e diretto del teatro, un argomento delicato come la violenza domestica, un dramma diffuso, sommerso e taciuto, protetto dal privato familiare e spesso segregato dietro ingressi con targhette d’ottone.

I protagonisti narrano una storia apparentemente normale ma che nasconde in realtà verità terribili, e mettono a fuoco l’insana complicità che spesso nasce fra vittima e carnefice, il complesso rapporto fra chi fa del male e chi pensa di meritarlo, la paura di confessare che il nemico è proprio lì, seduto accanto sul divano. 


Dicono Valeria Cavalli e Claudio IntropidoAbbiamo scelto che la voce narrante sia quella maschile, quella del figlio, perchè pone l’accento sullo sguardo di chi assiste alla violenza, e non per questo è meno violentato.
Abbiamo voluto affrontare questo argomento con un linguaggio metaforico e coinvolgente affinchè, anche dal palcoscenico, possa arrivare un messaggio di sensibilizzazione e cambiamento che promuova la cultura della non violenza. ”

Home Sweet Home

La trama

È un giovane uomo, un figlio, che narra una storia apparentemente normale ma che nasconde in realtà verità terribili, e mette a fuoco l’insana complicità che spesso nasce fra vittima e carnefice, il complesso rapporto fra chi fa del male e chi pensa di meritarlo, la paura di confessare che il nemico è proprio lì, seduto accanto sul divano. La voce maschile guida lo spettatore all’interno di una ampia riflessione sulla società e sulla famiglia, a tratti sarcastica e pungente, a tratti libera e metaforica. Il suo racconto si addentra in un magma di luoghi comuni che vanno dalla religione ai detti popolari, dall’iconografia classica alle favole, passando attraverso la retorica del principe azzurro e lo spietato ricatto del perbenismo. Il protagonista affronta e approfondisce l’urgenza di argomenti quali l’infedeltà, la tutela dei figli e l’inviolabilità del legame matrimoniale, mentre la figura femminile evoca una realtà familiare congelata da un claustrofobico gioco di ruoli.

Quelli di Grock con questo spettacolo vuole scuotere dall’indifferenza e, grazie linguaggio limpido e diretto del teatro, offrire la possibilità di una riflessione, affinché anche dal palcoscenico possa arrivare un messaggio di sensibilizzazione e cambiamento che promuova la cultura della non violenzaUno spettacolo sulla violenza domestica

Testo e regia Valeria Cavalli, Claudio Intropido

Consulenza scientifica Dott.ssa Maria Barbuto

 

 

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