Farmaci salvavita, approvata Risoluzione per tutelare la produzione italiana dei medicinali

Emanuele Monti (Lega): “Sostegno a serietà e qualità dell’industria lombarda”

21 Marzo 2019
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“Regione Lombardia si è espressa con un atto, votato quasi all’unanimità, per la tutela della produzione italiana di farmaci salvavita. Bisogna garantire qualità e sicurezza ai Cittadini”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, promotore della Proposta di Risoluzione “Determinazioni per contrastare gli aspetti negativi derivanti dalla regolamentazione Annex 1, Manufacture of Sterile Medicinal Products”, approvata oggi in Commissione.

“La Risoluzione è passata con tutti i gruppi favorevoli, salvo l’astensione del Pd – spiega Monti – una grandissima condivisione per un atto fondamentale per la tutela della salute pubblica. Il provvedimento nasce da un processo di ascolto, che abbiamo effettuato come Commissione, dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco),  come è nel nostro stile e modus operandi, che vogliono rimanere attaccati e attenti alla realtà”.

“Gli aspetti negativi della nuova regolamentazione – aggiunge il Presidente della Commissione – consistono appunto nel rischio dell’arrivo sul nostro mercato di medicinali prodotti all’estero, soprattutto in Asia, dove sappiamo bene che il mercato del lavoro e le norme di sicurezza non sono sicuramente adeguate ai nostri standard”.

La Risoluzione, che dovrà ora passare dal voto in Consiglio regionale, impegna il Presidente e la Giunta di Regione Lombardia “ad attivarsi – si legge nel testo – presso il Governo, la Conferenza Stato-Regioni e Province autonome e le Istituzioni Europee, affinché nel processo di revisione della regolamentazione europea di Annex 1 Manufacture of Sterile Medicinal Products sia tutelata la produzione italiana dei farmaci salvavita per il trattamento di infezioni ospedaliere, anche al fine di contrastare ricadute negative in termini di incrementi della spesa sanitaria, di riduzione dei volumi disponibili e della qualità dei farmaci offerti”.

“Una Risoluzione importante – conclude Monti – dal punto di vista simbolico e del messaggio che viene mandato all’Unione Europea. Se sulla questione infatti la Lombardia non ha potere legislativo, che rimane in capo all’Europa, il punto forte di questo provvedimento è il fatto che la Ue non può non tenere conto di un atto politico di una regione che ha le dimensioni di un vero e proprio Stato europeo, che equivale per fare un esempio alla Svezia”.

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