Il prefetto Giorgio Zanzi interviene sulla deliberazione del consiglio comunale varesino che ha richiesto l’intervento dell’Esercito per contrastare i fenomeni di criminalità. “Il Patto per la Sicurezza Urbana” – scrive Zanzi – “stipulato con il Comune di Varese prevede un costante confronto tra le forze di Polizia e Polizia Locale per la più efficace organizzazione dei servizi di prevenzione dei reati e delle violazioni amministrative”.
Il prefetto sottolinea poi “l’ipotesi di un utilizzo dell’Esercito Italiana che è già stata recentemente esaminata dal Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza senza ravvisare la sussistenza di elementi idonei ad una richiesta di concorso, attesa anche la limitata disponibilità delle risorse in parola, utilizzabili solo per situazioni di grave e contingente necessità”.
Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale e provinciale del Partito democratico Fabrizio Mirabelli: “Il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, di cui, come ricorda il Signor Prefetto, fa parte anche il sindaco Fontana, si era già espresso, una prima volta, sulla non idoneità della richiesta di un eventuale intervento dell’Esercito a Varese.
La maggioranza di centrodestra, invece di tenere conto del parere del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, composto da tutti i vertici delle Forze dell’Ordine, ha voluto, comunque, approvare un documento ideologico per richiedere ugualmente l’intervento dell’Esercito, che, alla luce del fatto che i reati nella nostra città sono in linea con quelli di tutte le città lombarde delle stesse dimensioni, non è assolutamente giustificato.
La nota del Prefetto ribadisce che la realtà relativa alla sicurezza nella nostra città è molto diversa da quella che il centrodestra vorrebbe dipingere”.
Secondo l’esponente dei Democratici, “stupisce che il sindaco Fontana, il quale fa parte del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, si presta a queste pagliacciate che hanno il solo effetto di minare la credibilità e la serietà del Consiglio comunale di Varese”.