
L’appuntamento – Domenica pomeriggio alle 14:30 c’è la consueta benedizione del pancione delle mamme in dolce attesa alla Chiesa della Schirannetta di cui vi propongo l’antica storia… Nel quartiere varesino di Casbeno, tra parchi, giardini e ville, sorge la minuscola chiesa romanica di Santa Maria della Purificazione, detta della Schirannetta. Sulla parete di fondo del presbiterio, risalta un bell’altare in stucco del secolo XVIII; sulla parete destra, nella fascia superiore una serie di affreschi: una Madonna del Latte; una Madonna con San Giovanni Battista e altri Santi. A caratterizzare, in particolare il breve ciclo d’affreschi interni, sono proprio i resti di una Madonna del latte, la visione iconografica che rappresentata la vergine a seno scoperto, in procinto di allattare il figlio. La forte devozione nei confronti del dipinto, legata anche al desiderio di maternità, trova riscontro nell’antica cerimonia della benedizione delle mamme in dolce attesa, che si tiene ogni anno durante la festa della Candelora, il 2 febbraio.
Il miracolo della schirannetta – La leggenda narra che nel 1789 la chiesetta si trovasse in uno stato di quasi totale abbandono, perché il parroco non se ne curava a causa degli scarsi proventi.
Un sabato il garzone di un sarto si recò dal sacerdote per portarlo dal suo padrone, il quale lo informò che suo figlio era molto malato e che la notte aveva fatto un sogno: la Madonna avrebbe fatto guarire il bimbo a condizione che la chiesa della Schirannetta venisse restaurata.
Il parroco promise al sarto il suo interessamento, ma continuò imperterrito a non curarsi della piccola chiesetta. Trascorsero il Natale e la festa dell’Epifania: la chiesa era sempre malandata ed il sarto quasi alla miseria per i costi dei medicinali e delle cure prestate al figlio.
Un giorno arrivarono i soldati di Napoleone che saccheggiarono la cappella; il sarto, preoccupato per le sorti del figlio, offrì una giacca nuova ad un caporale francese, a patto che questo restituisse tutte le ricchezze sottratte alla chiesa. Il sarto lavorò giorno e notte, riuscendo a consegnare la giacca al caporale. Da quel momento il figlio riprese la salute e con lui la chiesetta. Le offerte aumentarono, poiché i fedeli erano più invogliati a pregare e ad offrire denaro ad una chiesa divenuta più bella ed accogliente.