Difendere Malpensa. Per impedire che venga completamente “demolito” dalla politica del governo.
Il senatore della Lega Nord Stefano Candiani ha presentato un ordine del giorno a Palazzo Madama per avviare un rilancio effettivo dell’aereoporto di Malpensa. I passeggeri in transito sono già in calo del 35%, a favore di Linate che però è inserito in un’area densamente abitata.
“La battaglia per Malpensa è la battaglia per salvare un intero territorio, noi non abbasseremo la guardia e ci auguriamo che in questa azione tutti i parlamentari eletti al Nord facciano fronte comune: chi dovesse difendere l’aeroporto a parole ma poi nei fatti lo condanna a morte sarà giudicato dagli elettori”.
Stefano Candiani, senatore della Lega, ha presentato questa mattina un ordine del giorno a Palazzo Madama che “impegna il Governo affinché l’effetto del decreto ministeriale primo ottobre 2014 sia realmente limitato al solo periodo di expo 2015 e affinché sia assunto un indirizzo politico di contenimento del numero di voli da Linate e sia attuato un effettivo rilancio dell’aeroporto intercontinentale di Malpensa”. E’ un ulteriore tassello, quello posto dal parlamentare di Tradate, nell’opposizione al provvedimento firmato dal ministro Lupi che ha introdotto di fatto un’ampia liberalizzazione del numero dei voli in transito da Linate, lasciando come unico limite la capacità operativa dello scalo.
“Nonostante le rassicurazioni del ministro – si legge nell’ordine del giorno presentato da Candiani – alla fine di ottobre 2014 due compagnie aeree hanno annunciato lo spostamento di otto voli al giorno da Malpensa a Linate, già a partire da novembre, con relativo spostamento di passeggeri valutato in circa 500mila all’anno”. Il decreto ministeriale mette la scelta in relazione ad esigenze legate all’imminente inizio di Expo 2015, non ponendo tuttavia limite temporale all’intervento.
“L’aeroporto di Malpensa nel corso dell’ultimo decennio – si legge ancora – ha perso oltre il 35% dei passeggeri in transito, vanificando centinaia di milioni di euro di investimenti infrastrutturali e di conseguenza lacerando duramente il sistema economico e occupazionale del territorio, rendendo quindi necessarie iniziative di rilancio piuttosto che interventi normativi che lo danneggiano”.
La stoccata poi di Candiani non manca quando ricorda che “ Linate è situato all’interno di un’area intensamente abitata, situazione che ha già comportato negli anni ripetuti interventi di redistribuzione delle rotte dei voli in decollo, al fine di accogliere le istanze di riduzione dell’inquinamento acustico e più in generale del contenimento del numero dei voli, avanzate dalla popolazione dei centri abitati interessati”.
Insieme al senatore leghista, è intervenuta anche la consigliera regionale, anche lei lumbard, Francesca Brianza.
Infatti, martedì il consiglio regionale della Lombardia ha votato una mozione a favore del sistema aeroportuale lombardo.
“Siamo convinti della necessità di far sentire in maniera forte e decisa la voce del territorio su questo tema così importante – commenta Brianza – la volontà di tutti è quella di non mettere in contrapposizione i due aeroporti milanesi, ma di definire in maniera compiuta i compiti e la vocazione dei due scali, con Malpensa riconfermata e potenziata nel ruolo di Hub internazionale e Linate in quello di City Airport. La nostra preoccupazione non riguarda solo la provincia di Varese o la Lombardia, ma tutto il nord-ovest del Paese e le ricadute sul territorio in termini economici e occupazionali”.