Le spese dei gruppi del consiglio regionale sono in calo a livello generale.
Nel corso del 2014, i gruppi consiliari hanno utilizzato, per il loro funzionamento, solo una parte del budget previsto a norma di legge, spendendo il 23% della somma complessiva a disposizione (vedi tabella allegata). Dai dati dei rendiconti dei gruppi consiliari emerge quindi un ulteriore risparmio rispetto a quello già attuato con l’entrata in vigore della legge 2013 sui costi della politica, che ha ridotto a circa 500 mila euro annui la somma a disposizione. Nell’anno 2012, l’ultimo completo della precedente legislatura, i gruppi avevano speso 1 milione e 700 mila euro. Nel 2014 la spesa è stata di 212.547 euro.
Guardando del dettaglio le spese dei diversi gruppi si vede che il Pd, a fronte 128.859,24 euro di fondi nel 2014 (con 17 eletti), ha speso 72.884,00 euro, il 56,56%, risparmiandone 55.975,24. La Lista Ambrosoli, i cui fondi ammontavano in tutto a 62.937,20 euro (con 5 eletti), ha speso 37.088, euro, il 58,93%, risparmiandone 25.849,20.
Spese molto basse, sotto il 10% delle cifre, per Movimento 5 Stelle, Nuovo centrodestra, Gruppo Misto, Lista Maroni e Pensionati. Questi ultimi hanno utilizzato solo l’1% di quanto avevano a disposizione.
Ecco la tabella completa:
I dati sono stati comunicati nel corso della Conferenza dei presidenti del gruppi consiliari dal presidente del consiglio Raffaele Cattaneo, che ha comunicato di aver ricevuto per tempo i rendiconti dello scorso anno da parte di tutti i gruppi consiliari e di averli trasmessi alla Corte dei Conti nei termini previsti.
“Un Consiglio sobrio e trasparente: il rendiconto dei gruppi per l’anno 2014 si caratterizza per il risparmio, la sobrietà e il corretto utilizzo delle risorse, ma anche per la prudenza – ha commentato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo -. Ci sono gruppi che non hanno utilizzato le risorse destinate ai gruppi nemmeno di fronte a spese ammissibili e motivate dalla natura istituzionale, perché legate alle attività del Consiglio regionale. Il mio invito è che il timore di quanto accaduto nel passato, che giustamente è stato oggetto di vaglio e controllo, non paralizzi le attività e il lavoro del nostro Consiglio”.