Comunità Giovanile: “Vogliono tenere Busto narcotizzata, no a città dormitorio”

Il presidente uscente e il nuovo presidente di CG rispondono ad Attolini, il quale vorrebbe fermare musica e feste alle 22

05 Luglio 2016
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Leggiamo con entusiasmo le narrazioni fantasiose di Attolini e attendiamo con fervore i prossimi episodi del Francesco Furioso il quale a quanto pare vuole che il museo del Tessile e il quartiere siano in silenzio dopo le 22 (se verrà ascoltato, purtroppo anche gli amici del club della Pro Patria dovranno rivedere i propri programmi). In silenzio teorico visto che prima che arrivassero le feste era popolato di spacciatori.

Durante l’esibizione delle sue ire, che non portano a molto visto il risultato dell’ultima campagna elettorale che ha visto il partito larussiano portare a casa il 2%, riesce anche a colpire degli obiettivi che sono da sempre delle richieste di comunità giovanile: la necessità di avere un’area feste civile, minimamente attrezzata, funzionale e posizionata in un contesto che non provochi lamentele da parte dei residenti.

Noi quest’anno, come l’anno scorso, abbiamo seguito il flusso delle decisioni comunali della giunta Farioli di usare il tessile come area feste. Non apprezziamo quindi l’eccessivo starnazzare di queste polemiche, però potremmo anche firmare una petizione che si impegna a chiedere un’area feste con palco coperto, cucina, impianti elettrici e posizione che non comporta disturbi al vicinato. Detto questo bisogna garantire nel cuore della città e quindi al Museo del Tessile,  la prosecuzione di eventi internazionali quali il Busto folk o eventi più melodici e soft.

Perché deve essere combattuta con tutte le forze, la volontà di alcuni di tenere narcotizzata la città di Busto e farla rimanere un dormitorio.

Matteo Sabba & Lorenzo De Bernardi
Presidente uscente & Nuovo Presidente

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