Teoria del gender, nuova concezione di famiglia, ddl Scalfarotto, nuove tipologie di educazione nelle scuole. Di tutto questo si è parlato lunedì sera alla Comunità Giovanile di Busto Arsizio. Ospite della serata è stato l’avvocato Gianfranco Amato, membro dell’associazione “Giuristi per la Vita“.
“Il ddl Scalfarotto – ha esordito l’avv. Amato – non prevede semplicemente un inasprimento delle pene per i torti subiti dalle persone omosessuali, che comunque, ricordiamolo, sono già difesi dalla Costituzione in quanto persone. È invece molto più pericoloso perché stabilisce un reato senza specificare i presupposti. Nessuno infatti ha mai definito il termine “omofobia”. Di che cosa si tratta, quindi, sarà il giudice a stabilirlo. Siamo quindi di fronte al famoso psicoreato di cui parlava Orwell. Affermare che un bambino può avere solo un padre e una madre e non due padri o due madri, paradossalmente può costare la galera, se questo ddl verrà approvato.”
Si è poi soffermato su una tematica molto delicata, quella dell’educazione dei bambini nelle scuole. “Ormai, nelle scuole elementari e addirittura materne, è in corso un vero e proprio indottrinamento: nei libri si trovano numerose fiabe in cui viene idolatrata la famiglia composta da un bambino e due adulti dello stesso sesso condite da moltissime menzogne come quella della donazione di “ovini e semini” o addirittura il prestito di uteri: di donazione o di prestiti per generosità non ce n’è l’ombra, qui si parla di un vero e proprio mercimonio, con un forte flusso di soldi.
Questo non è nulla in confronto al protocollo educativo approvato dall’Europa, che comprende l’avvicinamento della masturbazione e la scoperta della propria identità sessuale per i bambini da zero a sei anni. E se qualche genitore osa opporsi, viene accusato di arretratezza e di omofobia. Passibile quindi di denuncia e incarcerazione“.
Ha citato poi il caso Barilla, la cui marcia indietro ha assunto caratteri simili a quella dei campi di rieducazione maoista, con l’obbligo morale di trasformarsi in un azienda Gay Friendly.
Un incontro che sicuramente ha aperto gli occhi a molti, anche perché oggi si tende a far credere che tutto questo aiuti a combattere la fantomatica ostilità nei confronti dell’omosessualità. È in realtà una giustificazione subdola, in quanto questa non c’entra nulla con ciò che si sta tentando di fermare, anzi è anche più facile che questo delirio contribuisca a creare l’omofobia, come mesi fa aveva fatto notare un omosessuale membro della Manif pour Tous. “Non crediate poi – ha continuato – che tutto ciò sia fatto a fin di bene. Dietro ci sono enormi interessi economici, di diverse migliaia di dollari, soprattutto di chi pratica la fecondazione artificiale e la pratica dell’utero in affitto, che la propaganda di regime ha imposto di chiamare Gestazione Assistita“.
Ha concluso poi con una provocazione: “Perché i fanatici islamisti si stanno comportando in questo modo e come mai riescono a traviare così tante menti di musulmani moderati che condividono con noi la vita in occidente? Perché sono convinti che vogliamo costruire una società di mostri, una società contro natura. E su questo purtroppo non possiamo dar loro torto.”
“Nel nostro piccolo possiamo fare poco, possiamo per il momento solo continuare a comprare e finanziare i mezzi di informazione che si oppongono a tale scempio. Ma prestate attenzione a ciò che vedete in televisione o leggete sui principali quotidiani: sono tutte informazioni manipolate dal potere“.
Insomma, dopo l’incontro di un paio di mesi da sulla Russia, Comunità Giovanile ha voluto, ancora una volta, proporre una tematica molto scomoda e scottante, ma sicuramente utile per mettere ulteriormente a fuoco la realtà.
Lorenzo De Bernardi