L’esposizione, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza, è dedicata al tema del cibo e dell’antico dialogo dell’uomo con la natura e la terra.
La mostra documente i primi passi e i successivi sviluppi di questo rapporto, mediante l’esposizione dal vivo delle specie selvatiche e delle varietà man mano coltivate dall’uomo (frumento, orzo, riso, mais, pomodoro, patata, vite, leguminose), illustrando l’evoluzione – guidata dall’uomo – delle piante che hanno nutrito l’umanità lungo i millenni.
Il leit motiv è mostrare gli interventi dell’uomo come testimonianza di una interazione virtuosa tra uomo e natura, esempio di quella “scienza artigiana” in cui l’uomo si pone in ascolto della realtà e la interpreta cercando di capirla veramente fino in fondo e di usarla per il bene comune. Le piante coltivate non sono “naturali”; non sarebbero mai esistite se l’uomo non le avesse prodotte e si estinguerebbero se l’uomo decidesse di non coltivarle più. E non sono neanche “artificiali”. Sono appunto “coltivate”; in questo c’è tutto lo spessore di una storia millenaria che ha coinvolto i nostri antenati e coinvolge anche noi oggi, in un’opera senza fine.
Un altro tema che verrà considerato è come rispondere alla sfida di nutrire una popolazione umana in rapida crescita. È possibile aumentare la produttività agraria? E aumentarla in modo sostenibile? E come si riuscirà a ridurre le disuguaglianze tra le “tavole alimentari” del pianeta e ad abbattere l’impatto devastante dello spreco? Serve un criterio da cui possa derivare un’azione rispondente al vero: occorre riscoprire su cosa fondare un corretto rapporto tra uomo-e-uomo e uomo-e-ambiente.
Orari di apertura:
da martedì a sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero.
Possibilità di visite guidate durante gli orari di apertura.
Per informazioni: 0331526263 cultura@comune.castellanza.va.it