Lunedì 2 febbraio il primo incontro tra politici e pendolari per cercare una linea condivisa e comune, da opporre al progetto di Trenord, che ha deciso di sopprimere la fermata di Busto Arsizio.
In prima linea contro la soppressione è l’Amministrazione Comunale con il Sindaco Gigi Farioli, che ritiene la decisione di Trenord un pesante ostacolo al programma di sviluppo cittadino. Infatti, in occasione di Expo 2015 la città ha investito 250 mila euro sul turismo, puntando sulla favorevole presenza della fermata del treno Malpensa Express. Tutte le forze politiche cittadine, Lega Nord PD Forza Italia e Movimento Cinque Stelle, si stanno mobilitando per evitare la soppressione. Lo stesso Alessandro Sorte, assessore ai trasporti di Regione Lombardia, si è scusato con il sindaco Farioli, ma fino a oggi Trenord non ha manifestato la volontà di riattivare la fermata. Il danno per le casse e i trasporti della città si preannuncia enorme.
Non meno grave il disagio provocato ai cittadini pendolari che si troveranno costretti a fronteggiare non pochi disagi, oltre al sovraffollamento delle carrozze, all’aumento di tempi di percorrenza e costi, dovranno modificare i propri percorsi abituali prendendo un treno che non arriverà più alla stazione di Cadorna ma a Porta Garibaldi e Milano Centrale.
Questa sera l’incontro tra politici e pendolari che cercherà di avanzare proposte concrete per evitare la soppressione della fermata.