
Uno spettacolo teatrale emozionante che racconta un momento dimenticato di tragica storia operaia. L’evento è stato organizzato da Scotia Teatro e dall’assessorato alla cultura del Comune.
Il tardo pomeriggio del 25 marzo, 1911, a New York c’era il sole. Nell’edificio occupato sull’ottavo, nono e decimo piano dalla compagnia Triangle Shirtwaist, le 600 donne schiacciate dentro uno spazio angusto, disordinato, poco illuminato e malventilato, cominciavano a pensare al lavoro da ultimare. Tra non molto sarebbero scese per le strade di Midtown Manhattan, la zona nota ancora oggi come “the Garmet District” – il quartiere del vestiario, per l’alta concentrazione di fabbriche di vestiario prodotto in massa per costi abbordabili per le nuove classi di lavoratori con qualche spicciolo di più in tasca.
Per la maggior parte ragazze nubili, immigrate, piene di speranze per la nuova vita nel sognato America (che invece chiedeva a loro 12 o 14 ore di lavoro 6 o 7 giorni alla settimana per meno di un dollaro al giorno), quel giorno avrebbero visto il sogno finire, letteralmente, in fumo .
Un incendio, l’ennesimo in pochi anni, divampa in poco tempo, in pochissimo tempo prende tutti e tre i piani della fabbrica.
Un quarto delle lavoratrici, 146 persone tra cui 123 donne e 23 uomini, perse la vita per ustioni, soffocamento o saltando dalle finestre per finire in mucchi sul marciapiede. La più grande aveva 43 anni, le più piccole erano due 14enni, tutte e tre di origini italiane.
Shirtwaist si ambienta a New York, primi anni ’40. Mentre nel resto del mondo imperversa una guerra mondiale, una donna vive ai margini, senza tetto. Ormai ha perso tutto quello che aveva di materiale. Sono rimaste solo la sua dignità e il ricordo. Un ricordo rifiutato che invece viene risvegliato da due giornalisti che scovano la donna e la provocano fino a farsi raccontare tutto: la famiglia e le origini, l’emigrazione, le condizioni di lavoro al margine del tollerabile, quel giorno dell’incendio, e poi il dopo: la farsa della giustizia, lo sgretolarsi di famiglie e sogni, l’abbandono delle vittime, quasi tutte donne.
Shirtwaist è un monologo per donna che si basa su testimonianze, materiale di archivio, rapporti e trascritti dei processi contemporanei: testimonianze sulle condizioni di lavoro, testimonianze oculari sull’incidente, sugli eventi che lo hanno seguito, gli effetti a lungo termine su una vita devastata. L’emigrazione, il primo approccio al lavoro, le condizioni nella fabbrica, l’incidente e il processo ai proprietari che lo seguì attraverso il racconto di chi lo ha vissuto in prima persona.
Lo spettacolo ha vinto il Premio ScenainCorto 2009 ed è stato nominato per il premio Amnesty International UK Freedom of Speech 2012.
Per informazioni e prenotazioni: 349 5672783