Berlusconi saluta Paolo Villaggio “L’Italia è più triste senza di te”

Tra i tantissimi che hanno deciso di salutare pubblicamente Paolo Villaggio, Silvio Berlusconi ha scelto le colonne del Giornale per dedicargli una lunga lettera

04 Luglio 2017
Guarda anche: Italia

L’addio a Paolo Villaggio è stato per tutta l’Italia un momento triste e inaspettato, con lui è come se si spegnesse un’era, la comicità sana e divertente è un capitolo che quasi si chiude con il suo ricordo. Come ha sempre dichiarato lui “Il comico ha qualcosa di particolare in se. Un vero comico fa ridere anche con le piccole cose, se la comicità riesce a far ridere è perché tira fuori il bambino che c’è in noi”.

Dopo il saluto di tantissimi sui amici e colleghi, arriva oggi anche il cavalier Silvio Berlusconi che gli scrive una lunga lettera elogiando le sue qualità e ricordando i bei momenti insieme. La lettera riportata qui di seguito p stata pubblicata in prima pagina sull’edizione di oggi de Il Giornale.

“Caro Paolo, ora in cielo starai facendo sorridere gli angeli. Ma a noi, su questa terra, mancherà il tuo modo di prenderti e prenderci in giro, la tua maschera da commedia dell’arte, che sembra ingenua e spensierata ma in realtà inchioda i nostri vizi e le nostre debolezze. Guardando i tuoi film, seguendo i tuoi programmi televisivi, leggendo i tuoi scritti, era difficile non ridere, ma era ancora più difficile non riflettere. Sei stato uno dei protagonisti della tv commerciale, nei primi anni delle mie televisioni. Ci siamo conosciuti così. Lavorare con te era un piacere, e non solo perché le tue trasmissioni, come i tuoi film, assicuravano ascolti altissimi. Era un piacere perché eri un grande professionista, un uomo che conosceva così bene le regole dello spettacolo da saperle innovare, creare nuovi linguaggi, nuovi modi di fare cinema e intrattenimento televisivo. Sono orgoglioso di averti avuto nella nostra squadra. Eppure non eri privo di difetti. Non userò con te la vecchia regola latina de mortuis nihil nisi bonum: hai troppo senso dell’ umorismo per apprezzarla. Per esempio diciamo che non eri un modello di precisione. Ma avevi un modo talmente simpatico di farti perdonare che non era possibile arrabbiarsi con te. Una volta avevi mancato una scadenza importante per una produzione, mettendoci in difficoltà, e da contratto rischiavi una multa salata. Non dimenticherò mai quando ti vidi entrare carponi nella mia stanza abbracciandomi una gamba per chiedere perdono con la inconfondibile voce di Fracchia: «Sire, pietà!». Non provai nemmeno a far finta di essere arrabbiato. Non ci fu nessuna multa, anzi finì con un abbraccio. Per certi versi ti sono anzi debitore, soprattutto per i tanti momenti piacevoli nei quali i tuoi film, visti e rivisti, mi hanno fatto sorridere, magari a notte fonda, rinunciando a qualche ora di sonno, per recuperare il buonumore dopo una giornata faticosa e difficile. Ma soprattutto ti sono debitori tutti gli italiani, del fatto di essere stato un uomo libero, categoria così poco diffusa nel nostro Paese”.”

Tag:

Leggi anche:

  • Silvio Berlusconi negativo al test del coronavirus

    E’ risultato negativo il test effettuato negli ultimi giorni a Silvio Berlusconi che il 2 settembre scorso era stato trovato positivo al Covid-19. Già il 29 settembre scorso Adriano Galliani, in occasione di una partita del Monza, aveva riferito di un primo tampone negativo, notizia poi non
  • Galimberti “Buon anno scolastico a tutti”

    «1° settembre 2020: l’Italia riparte da voi. Milioni di bambini, ragazzi e adolescenti stanno aspettando, con ansia, di rivedervi per poter riprendere in presenza il percorso formativo e scolastico, interrotto mesi fa a causa dell’emergenza sanitaria. Certo, anche nei mesi più duri, grazie
  • Frontalieri, appello dei Sindaci a Conte: “Situazione grave, servono subito azioni condivise”

    Sono 28 i Sindaci – in rappresentanza di quasi 70 mila abitanti – che scrivono al Premier Conte per accendere i riflettori del Governo sulla difficile e pericolosa situazione che vivono ogni giorno decine di migliaia di frontalieri che quotidianamente si recano in Canton Ticino per
  • Passerini, sindaco di Codogno “Sono Felice, così abbiamo vinto il contagio”

    “Quando l’ho saputo, ho pensato che abbiamo dimostrato che vincere si può e si può farlo solo seguendo il nostro esempio”. Il sindaco che è anche presidente della provincia di Lodi, Francesco Passerini, 35 anni, è esausto per il duro conflitto contro il nemico invisibile iniziato 17