Forza Italia alla guida, ma “controllata” dalla Lega. Pe ril cda di Avt spa, l’azienda pubblica che gestice i parcheggi a Varese, è probabile che la giunta decida di nominare nuovamente un consiglio d’amministrazione composto da tre membri, anziché procedere con un amministratore unico, come è avvenuto per Aspem Reti.
Dove dal 2012, alla guida della società, c’è il forzista Ciro Calemme.
Il cda in scadenza vede il presidente in quota Forza Italia, Maurizio Marino, e due consiglieri d’amministrazione leghisti, Giuliano Guerrieri e Monica Riva.
Secondo gli accordi tra partiti, la guida della società dovrebbe nuovamente andare a Forza Italia, anche se Marino ha già annunciato la sua intenzione di non ricandidarsi. La scelta di avere tre membri, anziché l’amministratore unico, è probabilmente dovuta al fatto che il Carroccio non intenderebbe lasciare la guida di entrambe le ultime società interamente controllate dal Comune, Aspem Reti e Avt, agli alleati. Conservando un organismo di gestione a tre la Lega, quasi sicuramente, cercherà di replicare gli equilibri finora tenuti: un presidente di Forza Italia, ma affiancati da due lumbard.
Il problema, tuttavia, è quello di rientrare nei termini di legge. L’ultima versione della normativa sulle società pubbliche consente di continuare ad adottare un cda di tre persone, anziché introdurre obbligatoriamente la figura dell’amministratore unico, purché i costi siano comunque contenuti. Questo è quanto fanno sapere dal Comune. E quidi la giunta per nominare ancora una volta un consiglio a tre dovrà ridurre le indennità di circa il 25%. Ad oggi i tre membri costano circa 40.000 euro lordi all’anno in tutto. Questo significa un taglio di almeno 10.000 euro.