
La fiera diretta da Alessandro Rabottini intende presentare al pubblico un panorama di opere, a partire da quelle appartenenti al secolo scorso fino a quelle più recenti, che sappiano esplorare i diversi aspetti della creatività.
Il tema per questa edizione è Abbi cara ogni cosa, verso tratto da una poesia di Gareth Evans, a interpretarlo saranno 185 gallerie provenienti da 18 paesi, 45 delle quali parteciperanno per la prima volta alla fiera, tra queste alcuni dei nomi più prestigiosi sono Cabinet, Marian Goodman Gallery, Hauser & Wirth e Tucci Russo.
Le sette aree tematiche in cui sarà suddivisa la fiera sono: Established Masters dedicata alle gallerie che presentano opere d’arte realizzate entro l’anno 1999; Established Contemporary dedicata alle gallerie di primo mercato che presentano i linguaggi della più stretta contemporaneità; Generations sezione in cui due gallerie sono invitate a creare un dialogo tra due artisti appartenenti a generazioni diverse; Decades che esplora la storia del XX secolo in una scansione per decenni; Emergent sezione riservata alle gallerie con un’attività espositiva focalizzata sulla promozione delle generazioni più recenti di artisti; On Demand sezione nella quale le gallerie sono invitate a esporre all’interno del proprio stand e a prescindere dalla sezione di appartenenza, opere contextbased, site-specific o interattive; infine, Object sezione dedicata alle gallerie attive nella promozione del design di ricerca, delle arti decorative e delle edizioni limitate e del design da collezione, la cui attività espositiva sia frutto di una stretta collaborazione con i designer.
Come da tradizione a fare da corollario a Miart ci sarà la Milano Art Week, con un ricco calendario di mostre, eventi e aperture speciali delle maggiori istituzioni pubbliche, delle fondazioni private e degli spazi no-profit della città.
Valentina Petter