“Basta aggressioni. Vogliamo più controlli”.
Il presidio organizzato dal consigliere comunale di Forza Italia Giacomo Cosentino in Stazione Nord, iniziato alle 17.30 di oggi, martedì 16 giugno, ha visto l’adesione di numerosi attivisti dell’area di centrodestra. Ufficialmente hanno appoggiato la manifestazione l’associazione di destra Orizzonte Ideale, presente con una nutrita schiera, la Lega Nord e i Seniores di Forza Italia.
Presenti anche tre esponenti di giunta, l’assessore alla Sicurezza Carlo Piatti, l’assessore al Commercio Sergio Ghiringhelli e l’assessore ai Lavori pubblici Riccardo Santinon. E anche il consigliere comunale di Movimento Libero Alessio Nicoletti.
“Siamo qui per dire basta agli sbarchi e all’immigrazione selvaggia – ha detto Piatti – bisogna anche mettere la parole fine ai continui tagli alla sicurezza. Le Forze dell’Ordine devono essere messe in grado, con risorse e mezzi, di fare il proprio dovere”.
E’ stata espressa solidarietà, oltre che al capotreno e la macchinista aggrediti settimana scorsa a Milano, alla capotreno insultata e aggredita verbalmente ieri sulla tratta Gallarate-Varese da un gruppo di donne rom.
Secondo Piatti “il problema principale rimane la certezza della pena. Finché chi commette reati viene rimesso in libertà poco dopo, non risolveremo questi reati e non renderemo più sicure le nostre strade”.
Cosentino, che ha guidato la manifestazione, ha ribadito i motivi della protesta: “Vogliamo dimostrare che non ci arrendiamo di fronte all’aumento della violenza e intendiamo combattere per rendere più sicure le nostre città”.
Quindi sono stati distribuiti volantini con le richieste che intendono portare avanti:
1) portare a Varese l’operazione “strade sicure” prevedendo il pattugliamento dell’esercito non solo nelle zone sensibili della Città ma anche sui treni negli orari più a rischio e, come dice Maroni, “pronti a sparare”;
2) come già proposto dall’ex assessore Stefano Clerici, l’installazione alle stazioni di tornelli imponenti che impediscano l’accesso a coloro che sono senza biglietto ed anche l’incremento di telecamere di sorveglianza, che devono essere installate anche sui treni come già viene fatto a Milano, ad esempio, sui mezzi pubblici ATM (bus, metropolitana);
3) aumento del personale addetto alla vigilanza, e con le attrezzature necessarie per affrontare situazioni di pericolo, a bordo delle carrozze dei treni negli orari più a rischio dato che la Polizia, ad oggi, non ha risorse sufficienti.