
Ha dedicato la sua vita a dare speranza ha chi soffriva di tumore, la sua battaglia principale era quella che aveva come obiettivo la salute della gente; a questo progetto sono stati tanti quelli a cui ha lavorato da sempre, come la battaglia per l’eutanasia, per la cultura scientifica e per l’alimentazione vegetariana.
Si è spento all’età di 90 anni (91 il prossimo 28 novembre) nella sua casa di Milano, con lui c’erano i famigliari (la moglie e i figli).
La notizia della sua morte si è diffusa in pochissimo tempo e sono in tantissimi gli amici, i colleghi e i conoscenti che continuano ad inviargli messaggi di saluto e ricordo.
La sua filosofia era solo una “amo troppo le donne per vedere i seni straziati dall’amputazione” e questo era il suo grido di battaglia contro il tumore, uno dei tanti che oggi continuano a colpire la popolazione di tutto il mondo e fare ogni giorno tantissime vittime.
“Ricerca, Ricerca, Ricerca” questa è la sua eredità oggi, assieme a tutte le scoperte fatte, i passi avanti e l’impegno che ha messo all’interno dell’Istituto dei Tumori di Milano, oggi IEO, il più grande in Italia.