
Il 4 marzo troveremo sulla scheda una stringa alfanumerica. Il nuovo metodo inserito in vista delle prossime elezioni, sia politiche che regionali, serve a evitare che finiscano nell’ urna schede compilate fuori dalla cabina elettorale.
La scheda elettorale si presenta con l’assoluta novità di un tagliando antifrode, per rafforzare la regolarità del voto ed evitare tentativi di manipolazioni o, peggio, condizionamenti del voto da parte esterna.
“Il tagliando consentirà al presidente di seggio di verificare che il codice alfanumerico della scheda votata corrisponda a quello della scheda appena consegnata all’elettore – ha spiegato Paolo Coppola, presidente della commissione parlamentare sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione – Renderà così impossibile il meccanismo del voto di scambio e inutile il furto delle schede. Nella legge è inserito il principio, spetterà poi al ministero dell’Interno decidere come concretamente applicarlo. Ci sono tanti modi per realizzarlo, spero lo facciano in quello più semplice possibile. Io lo farei con delle etichette staccabili”.
Una volta votato, l’elettore non metterà più la scheda nell’urna, ma la darà al presidente del seggio che staccherà il tagliando antifrode per verificare la corrispondenza di quel numero di codice con quello annotato al momento della consegna. Solo a verifica ultimata, e accertata la corrispondenza, la scheda potrà essere inserita nell’urna. E l’elettore potrà lasciare il seggio.